Colli Portuensi, la denuncia di Giudici: "E' emergenza abusivismo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Colli Portuensi, la denuncia di Giudici: “E’ emergenza abusivismo”

– «Nove banchi a rotazione allargati oltre limite con annesso furgone carico e scarico, un banco di libri usati, un telo di portafogli, un carrello di palloncini, tre di prodotti cinesi, uno di bigiotteria, uno per apparecchi per estetica, tre furgoncini di cui un fruttivendolo, uno di abbigliamento e un fioraio e uno stand di testimoni di Geova. Non è il mercato domenicale di Porta Portese ma la fotografia di un breve segmento di marciapiede del Colli Portuensi, un vero e proprio far west commerciale sotto assedio dove ognuno espone le proprie mercanzie nell’indifferenza dell’amministrazione municipale, che non è mai intervenuta nonostante le lamentele dei cittadini e dei commercianti. Ai Colli Portuensi è emergenza commercio abusivo». Lo dichiara in una nota Marco Giudici, consigliere di Fratelli D’Italia e presidente della commissione trasparenza al Municipio XII. «Sto ricevendo numerose segnalazioni da parte dei cittadini esasperati – prosegue Giudici -. Per il commercio, negli ultimi tre anni di governo, la presidente Maltese ed il centrosinistra hanno fatto 2 o 3 notti bianche e lasciato correre mille giornate di abusivismo nero. La situazione, già complicata da tempo, è peggiorata nonostante le promesse e anziché chiedere provvedimenti previsti dalle normative vigenti, come il divieto di esercizio itinerante sul nostro territorio, il centrosinistra ha dormito per lungo tempo». «Con la commissione trasparenza stiamo sollevando il problema all’interno dell’istituzione municipale, ma senza una volontà politica concreta del centrosinistra non si va da nessuna parte. Fare una multa e sequestrare la merce ad un abusivo è un’opera che non richiede un grande impegno politico o operativo ed il fatto che la Maltese non riesca a garantire neanche questi semplici interventi, la dice lunga sulle sue miserrime capacità di amministrare un territorio» conclude Giudici.

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