Comunali, Giachetti: "Liste pulite, tre mesi per la giunta". Orfini si difende per il flop primarie: "Noi vogliamo vincere" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Comunali, Giachetti: “Liste pulite, tre mesi per la giunta”. Orfini si difende per il flop primarie: “Noi vogliamo vincere”

Nelle liste che lo supporteranno il candidato del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Giachetti vuole “persone competenti, pulite, che non siano neanche indagate. Non metto in discussione mio garantismo, ma qui c’è la politica”. il candidato al Campidoglio per il centrosinistra interpreta come “un segnale” le 2.800 schede bianche delle primarie. “Io devo sperare che le cose che dico sulla città possano essere condivise anche da elettori di centrodestra. Non dirò cose per accattivarmi gli elettori di centrodestra. E vincerò le elezioni se riuscirò a convincere anche gli elettori di centrodestra”, rivela Giachetti che di un’altra candidatura a sinistra si dice sicuro che “non ha alcuna speranza”. “Ha solo la possibilità di decidere che al ballottaggio ci vanno M5S e centrodestra – sottolinea -. Non fanno un danno a me ma a Roma”. “Io penso di dire cose di sinistra dalla mattina alla sera – conclude -: se poi mi chiede di cantare ‘Bandiera Rossa’ non l’ho mai cantata nella mia vita e non la canto adesso”.- “Mi occuperei di realizzare una bonifica ambientale a Malagrotta. Simbolicamente chiuderebbe un capitolo e una ferita molto grande”. Lo ha dichiarato il candidato sindaco di Roma del centrosinistra, Roberto Giachetti, a CorriereLive, a chi gli chiedeva in merito al suo primo atto simbolico se diverrà sindaco. – “Proprio oggi, in occasione dell’8 marzo, le educatrici degli asili nido manifesteranno per chiedere garanzie dopo anni di precariato e sulla situazione di incertezza dei prossimi mesi. Parliamo di circa duemila maestre che in questi anni hanno garantito un servizio essenziale alle famiglie romane e che devono poter garantire una continuità educativa ai nostri bambini”. Così il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma, Robeeto Gaichetti, sul suo blog. “La delega sulla legge 107 con il piano 0-6 riconosce finalmente il nido come una parte fondamentale del percorso di educazione dei nostri figli e so che il governo sta lavorando con tutti i soggetti interessati nella direzione di sostenere lo sforzo dei comuni nell’assicurare questo compito fondamentale. La nostra ossessione deve riguardare la qualità educativa del servizio e il sostegno alle famiglie. Per questo mi permetto di rivolgere un appello al ministro Madia affinché sul tema si possa procedere con la stessa determinazione – nel contrasto della precarietà – che abbiamo visto sulla buona scuola. Per garantire, nel rispetto della legge, che il servizio continui ad essere assicurato e che le lavoratrici ricevano adeguata tutela”. “Guardando le dichiarazioni che fa Marchini e quelle che fa la Raggi certe volte sembrano intercambiabili. Io dico cose molto chiare, e non sono certamente intercambiabili con le loro e meno che mai con quelle di Salvini, però io devo sperare che le cose che dico che riguardano il merito dei problemi di Roma possano essere condivise anche da elettori di centrodestra”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del centrosinistra Roberto Giachetti (Pd), a CorriereLive. E ha sottolineato: “Non dirò cose per accattivarmi gli elettori di centrodestra. E vincerò le elezioni se riuscirò a convincere anche gli elettori di centrodestra”. “La prima cosa su cui lavoreremo è il decentramento, dando ai Municipi poteri, soldi e personale. La seconda cosa è il completamento di 100 opere che individuiamo che ora stanno a metà e che restituiremo alla città”. Lo ha affermato il candidato sindaco di Roma del centrosinistra Roberto Giachetti, a CorriereLive, interpellato sul suo “programma dei primi 100 giorni da sindaco”.- Un’idea per salvare lo stadio Flaminio? “Le Olimpiadi”. Lo ha dichiarato il candidato sindaco di Roma del centrosinistra Roberto Giachetti, a CorriereLive. “C’è un problema con la soprintendenza per la copertura della struttura, per la quale mi auguro sia possibile trovare un accordo”, ha aggiunto. “Dopodiché in quella zona abbiamo l’Auditorium, il Maxxi – ha detto ancora – quello può diventare un polo sportivo-culturale con una missione che può trasformarlo quel quadrante, può valorizzare. Però è chiaro che dobbiamo investirci. Perciò io dico che dire ‘no alle Olimpiadi perché si ruba e via dicendo’, è una follia, perché io voglio rappresentare una classe dirigente che coglie l’opportunità dei Giochi, con interventi strategici”. – Ci sarà una lista civica a suo sostegno? “Abbiamo tre mesi davanti a noi, vedremo. Il tormentone è già cominciato…”. Lo ha detto il candidato sindaco di Roma del centrosinistra Roberto Giachetti, a CorriereLive. E a chi gli chiedeva se in caso si tratterebbe una lista civica “Beautiful”, come quella a supporto di Francesco Rutelli alle elezioni comunali del ’97, Giachetti ha replicato scherzando: “‘Bè, con me ‘Beautiful’ proprio no, lui poteva farlo perché era un bel ragazzo, io non posso fare la ‘Lista Beautiful’, farò una cosa più casareccia…”.

“Ovviamente non va sottovalutata l’astensione (alle primarie del centrosinistra a Roma, ndr) e nessuno lo ha fatto. E’ chiaro che in quel dato c’e’ anche il disagio di un pezzo di elettorato. Ma non vedere come quel disagio e’ figlio anche e soprattutto di mafia capitale e attribuirlo nel suo complesso a un partito nazionale che quelle dinamiche ha avuto il coraggio di affrontare e denunciare e’ solo una cinica strumentalizzazione. Come strumentali sono gli attacchi di chi le primarie non le fa e oggi ci chiede di annullarle per uscire dal cul de sac in cui si e’ infilato”. Cosi’ il commissario dem di Roma Matteo Orfini su Fb.

– “C’era un partito malato, che non pagava gli affitti delle sedi, che accumulava milioni di debiti, che alimentava il trasformismo, che infeudava i circoli, che chiudeva gli occhi di fronte ai problemi, che si voltava dall’altra parte di fronte alle opacita’ amministrative e alle pressioni dei gruppi di interesse. Lavorando e soffrendo tutti insieme quel partito lo abbiamo cambiato. Mentre molti di quelli che oggi alzano il ditino si tenevano ben alla larga da Roma per non ‘sporcarsi’ l’immagine”. Cosi’ su Fb il commissario dem di Roma Matteo Orfini. “Capisco che i protagonisti di quella fase di degenerazione ne abbiano nostalgia – continua -. Non capisco perche’ la minoranza del Pd la rimpianga. E non accetto che giochi al congresso sulla pelle di Roma. Dopo quanto accaduto in questi mesi fare le primarie e’ stato un atto di coraggio. Che piu’ di quaranta mila persone abbiano espresso una preferenza per uno dei sei candidati e’ un’ottima base da cui ripartire”.- “Credo che il mio amico Fassina capisca oggi perche’ gli suggerivo di fare le primarie: quando una candidatura la decidono in 3, gli stessi 3 possono rimangiarsela qualche mese dopo, come stanno provando a fare con lui – mostrando peraltro una certa ingratitudine”. Cosi’ il commissario dem di Roma Matteo Orfini in un post su Fb.

– “Lo dico ai leader nazionali della minoranza: noi qui continuiamo a lavorare per vincere Roma. Siamo in partita, e anche solo 4 mesi fa nessuno ci avrebbe scommesso (sfido chiunque a dire il contrario). Noi invece ci abbiamo creduto. Se avete voglia di venire a dare una mano, ne siamo lieti. Se volete continuare a giocare al congresso fate pure. Ma non ve la prendete se non risponderemo piu’. Abbiamo cose piu’ urgenti da fare: vincere le elezioni nella capitale d’Italia”. Cosi’ Matteo Orfini su Fb.”Vediamo di capirci: la minoranza del Pd mi attacca per aver detto che nel 2013 a Roma c’erano le truppe cammellate, i capibastone e un partito travolto da Mafia capitale. Purtroppo non e’ una mia opinione. Ma pura cronaca. E dire che le primarie del 2013 erano organizzate e gestite da quel partito anche. Sono 14 mesi che ripuliamo e bonifichiamo. Questo ha un costo – esordisce Orfini nel post -. Anche in termini di partecipazione, basta vedere i dati di Ostia e Tor bella monaca. Molti elettori a Roma si sono allontanati per lo spettacolo di quel partito. Speranza mi invita a essere umile e a recuperare voti. E’ quello che a Roma facciamo da mesi (ieri scenari politici ha pubblicato l’ultimo di una serie di sondaggi che racconta di come un partito che a giugno era dato al 16% oggi sia in testa quasi al 30%). Se oggi stiamo meglio e’ perche’ non abbiamo messo la polvere sotto al tappeto. E abbiamo raccontato la verita’”. in accordo con Renzi, necessario confronto dopo discussione di queste ore Roma, 8 mar. (AdnKronos) – “A fronte della discussione sviluppatasi in queste ore all’interno del Partito, ritengo sia necessario che il tema venga affrontato senza indugio e in maniera esplicita nelle sedi opportune. Per questo motivo, in accordo con il segretario nazionale Matteo Renzi, ho deciso di convocare la direzione del Pd il prossimo 21 marzo”. Lo annuncia il presidente dell’assemblea dem, Matteo Orfini.

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