Sciopero tpl, dopo lo stop riaperte le metro. Proposta choc del Codacons: "Abolirlo" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Sciopero tpl, dopo lo stop riaperte le metro. Proposta choc del Codacons: “Abolirlo”

È scattato alle 8,30 la protesta di 4 ore del trasporto pubblico. Ecco la situazione sulla rete: linea A, B e C chiuse. Come la Roma-Lido. Roma-Viterbo urbano: attiva con riduzioni di corse

– Il servizio su tutta la rete Atac, sia metro ferroviaria che di superficie, e’ tornato regolare alle 12.30, orario previsto di conclusione dello sciopero iniziato alle 8.30. “Ci tengo a ringraziare tutto il personale che ha operato per riattivare il servizio nei tempi previsti, evitando cosi’ ulteriori disagi ai nostri utenti e alla citta’”, afferma il direttore generale di Atac Marco Rettighieri. “È scattato alle 8,30 lo SCIOPERO di 4 ore del trasporto pubblico. Ecco la situazione sulla rete: Metro A: chiusa Metro B: chiusa Metro C: chiusa Roma-Lido: chiusa Roma-Viterbo urbano: attiva con riduzioni di corse Roma-Viterbo extraurbano: tratta Montebello- Catalano regolare. Tratta Catalano-Viterbo regolare Termini-Centocelle: attiva con forti riduzioni di corse Bus e tram: possibili cancellazione di corse o sospensione di linee”. Lo scrive in una nota l’agenzia della Mobilità.Abolire definitivamente gli scioperi nel settore dei trasporti pubblici nella capitale. La proposta arriva oggi dal Codacons, che da sempre si batte contro i disagi provocati all’utenza dagli eccessivi scioperi registrati a Roma. “Oramai le agitazioni sindacali nel settore dei trasporti, come attuate finora, non servono piu’ a nulla, se non a creare disagi ai cittadini e ripercussioni sul fronte del traffico – spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma -. Il diritto dei lavoratori allo sciopero e a portare avanti le proprie rivendicazioni e’ sacrosanto e va tutelato, ma puo’ essere attuato in modo diverso e assai piu’ incisivo. Per questo proponiamo di abbandonare il classico stop alla circolazione di bus, tram e metro, sostituendolo con l’apertura dei tornelli alle stazioni e la sospensione dei controlli sui biglietti. Uno sciopero, quindi, che si concretizzerebbe attraverso l’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici da parte degli utenti, e che determinerebbe un danno solo alla controparte dei lavoratori, ossia il datore di lavoro, senza arrecare alcun disagio ai cittadini, con una efficacia ben maggiore sul fronte delle rivendicazioni sindacali”, conclude Rienzi.

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