Centrodestra, in Forza Italia cresce la fronda anti-Bertolaso: pressing per il piano B | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Centrodestra, in Forza Italia cresce la fronda anti-Bertolaso: pressing per il piano B, Berlusconi irremovibile

Per Berlusconi i giochi sarebbero belli e chiusi ed il sostegno all'ex sottosegretario fuori discussione. Ma a far suonare le sirene ad Arcore sono i sondaggi poco lusinghieri e la debacle a cui andrebbe incontro il partito

Da questa mattina le strade della Capitale sono tappezzate con i suoi manifesti, ma la corsa di Guido Bertolaso come candidato di Forza Italia per il Campidoglio appare sempre piu’ incerta. Certo, l’ex numero uno della Protezione Civile puo’ contare sul sostegno di Silvio Berlusconi che continua ad essere irremovibile al pressing sempre piu’ insistente del partito affinche’ Fi tolga il suo sostegno a Bertolaso, candidatura che non ha mai convinto i quadri romani del partito e che stando ai sondaggi non scalda il cuore dei militanti azzurri. Il lavorio dei pontieri di Fi e’ in corso ormai da settimane per mettere a punto un’exit strategy che consenta al leader azzurro di poter ‘cambiare cavallo’ senza pero’ il rischio di perdere troppo la faccia dopo essersi speso pubblicamente a sostegno di Bertolaso. L’ex premier appare irremovibile e disposto ad ‘andare alla guerra’ contro il duo Meloni-Salvini. Ed e’ proprio il leader della Lega con le sue dichiarazioni (bollate ad Arcore come “provocazioni”) a mettere i bastoni tra le ruote a chi dentro Fi lavora per ritrovare l’unita’. La frase sul ruolo da “mediatore” per cui si propone il leader della Lega in quella che bolla come “una fase di incomunicabilita’ tra Berlusconi e Bertolaso” non va giu’ all’ex capo del governo che affida alla responsabile comunicazione del partito, Deborah Bergamini, una secca replica: “Facciamo fatica a capire cosa ci sia da mediare dal momento che noi abbiamo rispettato la parola data e gli accordi presi, mentre Salvini e Meloni no”. Non e’ escluso che i due possano comunque incontrarsi gia’ lunedi’ anche se il segretario del Carroccio non ha dubbi: “Parlero’ con Berlusconi, la candidata migliore resta Giorgia Meloni”. Fosse per il Cavaliere dunque i giochi sarebbero belli che chiusi ed il sostegno all’ex sottosegretario fuori discussione. Ma a far suonare le sirene ad Arcore sono i sondaggi poco lusinghieri e la debacle a cui andrebbe incontro il partito. E proprio per evitare una nuova rivolta dentro Forza Italia che l’ex premier avrebbe comunque dato mandato ai suoi fedelissimi di studiare un’alternativa da tirar fuori tra 15 giorni, il tempo che il Cavaliere avrebbe deciso di aspettare prima di dare il benservito all’ex capo della Protezione Civile. Ma se la trincea anti Bertolaso appare compatta, sul dopo, il muro si  sgretola. La maggioranza degli azzurri chiede di ricompattare il centrodestra e di convergere su Giorgia Meloni, l’unica dei candidati del centrodestra che in base ai sondaggi ha delle chance. Il Cavaliere pero’ continua ad essere tentato dal sostenere Alfio Marchini, candidato preso in considerazione prima che la scelta ricadesse su Bertolaso. E che tra i due ci sia comunque del feeling lo dimostra la presa di posizione dell’imprenditore romano a difesa di Berlusconi dalle parole di Salvini: “Berlusconi – osserva – non mi sembra abbia bisogno di badanti e tutori, anche perche’ a differenza di Salvini, nella sua vita ha dimostrato di saper vincere”.

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