Omicidio Russo, il padre di Vanessa: "Per Doina ci vuole la pena di morte" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Omicidio Russo, il padre di Vanessa: “Per Doina ci vuole la pena di morte”

Nel corso di un'intervista alla Zanzare, il papà Giuseppe si sfoga e chiede una punizione esemplare. L'aggressione in metro nel 2007

– “Quelle foto sono state una pugnalata: Doina ha ucciso mia figlia con crudelta’, ci vuole la pena di morte”. Giuseppe Russo, padre di Vanessa, morta a 23 anni nel 2007 dopo un colpo inferto con l’ombrello dalla Matei, risponde alle domande de La Zanzara su Radio 24. Risponde con rabbia e dolore, sentimenti che partoriscono pensieri e parole forti. “Doina e’ un’assassina, io sono favorevole alla pena di morte -dice- lo direi anche se non ci fosse mia figlia di mezzo”. La figlia, Vanessa, mori’ nel 2007 dopo un colpo inferto dalla Matei con un ombrello dopo una banale lite in una stazione della metro di Roma. Matei tento’ la fuga dopo l’episodio ma fu rintracciate e arrestata a Tolentino, nelle Marche. La ragazza, condannata a 16 anni di detenzione, dopo 9 anni di carcere era stata posta in semiliberta’ per buona condotta. Un esempio di recupero durante il percorso carcerario: Doina aveva anche vinto un concorso di poesia e si era piu’ volte pentita di cio’ che aveva fatto. Ma delle foto sorridenti su Facebook hanno scatenato polemiche e le sono costate care: la semiliberta’ e’ stata revocata. “Doina ha dato a Vanessa un colpo con la punta dell’ombrello – dice il padre – con violenza, con forza, prendendo la mira. E’ entrata tutta la punta. Gli avvocati possono dire quello che  vogliono, ma la punta dell’ombrello e’ entrata di dieci centimetri. La Matei ha ammazzato mia figlia con cattiveria e crudelta’. E a noi quelle foto hanno fatto molto male, sono state una pugnalata, lei ha pure messo il dito in senso di vittoria come per dire “sono fuori, ce l’ho fatta, ho vinto io”. Ed effettivamente e’ cosi'”. “Doina restera’ dentro per poco, fra tre mesi tornera’ in semiliberta’. Adesso per fare bella figura con i media e calmare le acque la tengono dentro, poi tutto torna come prima -continua i padre ai microfoni de La Zanzara- Voi dite che si era meritata la semiliberta’? Ma cosa li facciamo a fare i processi se poi con una condanna a 16 anni dopo 9 sei fuori. Doina e’ un’assassina, ha preso 16 anni, deve farli tutti e poi eventualmente meritera’ qualcosa. In galera sono tutti bravi, devi essere bravo per forza”. La Matei fu condannata a 16 anni di carcere nel 2008 per omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi, condanna poi confermata dalla Cassazione nel 2010. Poi la semiliberta’ revocata per le fatali foto su Fb. Una decisione, secondo il Guardasigilli Andrea Orlando, in linea con le norme sulle “violazioni delle prescrizioni connesse alla concessione dei benefici penitenziari”. E’ fissata al 3 maggio l’udienza per decidere se confermare o meno la revoca della semiliberta’. I legali della Matei  chiederanno di “ripristinare la semiliberta’ e al giudice -dice l’avvocato Nino Marazzita – chiedero’ di imporre una minore esposizione mediatica per la mia assistita”

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login