25 aprile diviso a Roma, la brigata ebraica a via Tasso e l'Anpi al corteo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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25 aprile diviso a Roma, la brigata ebraica a via Tasso e l’Anpi al corteo

Gli ex partigiani hanno manifestato in 3-4 mila - secondo gli organizzatori - lungo il percorso classico, abbandonato lo scorso anno a causa delle polemiche, dall'Anfiteatro Flavio a Porta San Paolo

– 25 aprile diviso a ROMA, come previsto, e se non altro si sono evitate le tensioni registrate a Milano tra centri sociali e Brigata ebraica. L’associazione nazionale partigiani (Anpi) ha sfilato dal Colosseo a Porta San Paolo, mentre la Comunita’ ebraica con l’Associazione ex deportati nei lager nazisti (Aned) si e’ ritrovata al Museo della Liberazione a via Tasso. Ha ricevuto la visita del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e del commissario straordinario di ROMA Francesco Paolo Tronca. Il commissario dell’Anpi della capitale Claudio Maderloni ha promesso un impegno per un 25 aprile di nuovo unitario nel 2017. Gli ex partigiani hanno manifestato in 3-4 mila – secondo gli organizzatori – lungo il percorso classico, abbandonato lo scorso anno a causa delle polemiche, dall’Anfiteatro Flavio a Porta San Paolo. Quest’ultima fu teatro nel 1943, dopo l’armistizio con gli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, dell’estremo tentativo dell’esercito italiano di evitare l’occupazione tedesca di ROMA e divenne cosi’ il luogo simbolo della Resistenza romana. Con l’Anpi sindacati confederali e Cobas, partiti di sinistra e associazioni, alcune sigle filopalestinesi e diversi manifestanti con la kefiah. Una presenza che gia’ lo scorso anno indusse la Brigata ebraica – che ricorda gli ebrei che dalla Palestina vennero a combattere assieme agli inglesi in Italia – a non sfilare a causa dei toni anti-israeliani. Tra canzoni come ‘Bella ciao’ e ‘Fischia il vento’ il corteo si e’ concluso con i comizi dal palco, presente tra i candidati sindaco il solo Stefano Fassina (Si-Sel). Il presidente del Lazio Nicola Zingaretti, dopo aver partecipato alla cerimonia all’altare della Patria, ha deposto una corona in mattinata a Porta San Paolo. Centri sociali e sinistra antagonista hanno organizzato sit-in pomeridiani in periferia.     In via Tasso, invece, dove si trovava il carcere in cui durante la Resistenza i nazifascisti torturavano i prigionieri, si sono ritrovati Comunita’ ebraica ed ex deportati dell’Aned, con le bandiere della Brigata ebraica. Alla celebrazione al Museo della Liberazione ha partecipato il presidente emerito Napolitano. “Non c’erano grandi occasioni a ROMA per ricordare il #25aprile, questa a Via Tasso era la migliore. Grazie Presidente Napolitano!”, ha scritto su Twitter la presidente degli ebrei romani Ruth Dureghello. Anche il commissario del Campidoglio Tronca con la fascia tricolore e il candidato sindaco di Forza Italia Guido Bertolaso sono andati a via Tasso. Mentre un gruppo di giovani ebrei romani ha srotolato una mega bandiera della Brigata ebraica al Colosseo, in dissenso con il corteo a cui erano presenti “centri sociali e associazioni filopalestinesi, considerate antiisraeliane se non antisemite”. Il candidato del Pd e del centrosinistra a sindaco Roberto Giachetti ha reso omaggio nel suo quartiere a Silvio Barbieri, ucciso dai nazifascisti. “Da sindaco mi impegnero’ perche’ il 25 aprile sia una festa di tutti, senza polemiche e divisioni”, ha scritto su Facebook. Un obiettivo rimandato da molti al 2017.

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