Ecco la giunta Raggi,nove assessorati più uno a tempo per le partecipate
Ma la candidata M5S non fa nomi. Gli avversari attaccano: "Affannata e commissariata dal movimento"
Una giunta composta da nove assessorati, ai quali se ne aggiungerà uno a tempo dedicato alla riorganizzazione delle aziende partecipate, che “avranno precisi obiettivi da raggiungere e da rendicontare”, oltre a “un ‘board Cultura’ che ospiterà le grandi menti dell’arte e dello spettacolo per dare lustro e nuova vita a un settore che deve tornare ad essere il cuore pulsante di Roma”. Questa
la struttura della “Roma a 5 Stelle” presentata oggi dalla candidata a sindaco del movimento, Virginia Raggi, in un video postato sul blog di Beppe Grillo. Un’altra novità, annuncia la candidata M5S, “sarà poi
quella di fissare degli obiettivi chiari che concorderemo con gli assessori e che saranno verificati periodicamente. E’ infatti essenziale, da oggi, iniziare a lavorare per obiettivi e raggiungerli affinché si possa realmente avere un risultato concreto che tutti i cittadini possano toccare con mano”. Raggi illustra poi accorpamenti di deleghe e nuova denominazione degli assessorati, ma mantiene invece
il massimo riserbo sui nomi: si sa solo che sta valutando anche “curriculum internazionali”, mentre in realtà avrebbe già definito almeno quattro membri della squadra e ne starebbe valutando altrettanti, per presentare quasi tutta la giunta prima del voto di domenica. Quanto alle deleghe, si va dall’assessorato alla Roma semplice a quello alla Qualità della vita, passando per la Città in movimento che sostituirà il classico assessorato ai Trasporti. L’annuncio dell’avvocatessa attira subito le polemiche, sopratutto dal
fronte Pd. “Il programma lo presenta Di Maio. Raggi neanche i nomi degli assessori, li faranno Casaleggio associati o badanti?”, twitta Ernesto Carbone, mentre per Matteo Orfini esprime qualche dubbio sulla tenuta della candidata pentastellata: “Non so se arriverà al ballottaggio, la vedo un po’ affannata, nervosa, in difficoltà”. Per Stefano Fassina (Si-Sel), invece, “proporre assessori a tempo vuol
dire non capire la complessità di Roma”, mentre secondo Giorgia Meloni è “surreale il commissariamento continuo che il M5S sta facendo sulla candidata a Roma”.
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