Virginia Raggi in Campidoglio, emozione e lacrime. “Chiamatemi Virginia”
“Sindaca non mi fa impazzire”. Poi si affaccia sui Fori Imperiali e si commuove. La giunta il 7 luglio, nel primo consiglio comunale
La meraviglia dei Fori Imperiali che si spalanca davanti agli occhi. L’affaccio dal balconcino con vista dell’ufficio destinato al sindaco di Roma. La sensazione di avere di fronte la responsabilità di tanta bellezza, e anche dei problemi di una grande capitale europea. Comprensibilmente, Virginia Raggi non regge a una tale emozione, si porta le mani al volto, scoppia in lacrime, rientra nello studio per poi uscirne di nuovo, sorridente ma ancora evidentemente commossa. E’ l’immagine simbolo dell’insediamento in Campidoglio della cittadina a 5 Stelle, ora ufficialmente la prima cittadina, sindaco o sindaca che dir si voglia: nel dubbio, nonostante il suggello dell’Accademia della Crusca, “‘sindaca non mi fa impazzire. Se volete chiamatemi pure Virginia”, chiarisce arrivando a palazzo Senatorio a bordo di una piccola auto elettrica guidata dal consigliere M5S Daniele Frongia (probabilmente suo futuro capo di gabinetto). Dalla folla partono i cori, “brava Virginia” e “onestà, onestà”, mentre Raggi annuncia i suoi primi passi: “oggi stesso dovrei inviare una lettera al dipartimento partecipazioni per avere chiarimenti sulle società partecipate, Atac e Ama”; la giunta, invece, “sarà presentata nella prima riunione del consiglio comunale, come prevede il regolamento, che dovrebbe tenersi il 7 luglio prossimo”, assicura, e gli assessori “assessori non saranno sottoposti al codice etico, che sara’ firmato solo dai consiglieri eletti, e quindi non devono sottoscriverlo”.
Il sindaco sale in Campidoglio varcando l’ingresso di Sisto IV, dalla scalinata delimitata dalla colonna con la Lupa Capitolina, dirigendosi tra gli applausi verso il suo studio. Dopo il momento di commozione seguito all’affaccio dal balconcino con vista sui Fori, il primo cittadino stringe mani e incontra i dipendenti comunali, tra i quali molte donne: “Che bello vedere cosi’ tante donne nell’amministrazione. Forza!”, esclama. Poi si riunisce subito con i vertici del gabinetto ad interim, come prevede la prassi, e firma i primi atti urgenti per far ripartire la macchina amministrativa. Infine, Raggi fa “entrare” i cittadini nell’ufficio del sindaco, grazie a una diretta Facebook: “I
cittadini entrano nelle istituzioni”, dice il nuovo sindaco mostrando lo studio e l’affaccio sui Fori, e “avremo cinque anni per cambiare le cose. Mi sono emozionata quando sono entrata qui, perché è un onore servire la propria città”.
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