L’IDEA MURARO/ Ci risiamo con il sogno del Tevere navigabile - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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L’IDEA MURARO/ Ci risiamo con il sogno del Tevere navigabile

tevere-ape-grande-e1479401633654Ha annunciato che riprenderà in mano i progetti passati per la navigabilità del fiume caro ai romani. Nel 2003 era partito un servizio di battelli, a vocazione prevalentemente turistica, che portava dal Foro Italico all’Isola Tiberina con tre motonavi. Il progetto ‘Battelli di Roma’ è durato, tra stop and go, circa dieci anni, con in media 40 mila passeggeri annui, fino ad interrompersi ad inizio 2013 per un mix tra mancata pulizia dei fondali, banchine degradate ed pontili per l’attracco divelti.
L’unica presenza di imbarcazioni al momento sono le chiatte ancorate sulle banchine in corrispondenza del centro, trasformate in locali serali. Ora la giunta a 5 Stelle rilancia navigazione e decoro delle banchine ma è attesa alla prova dell’individuazione dei fondi necessari, pubblici o privati, per restituire il Tevere ai romani.
Non è profondo o largo come i grandi fiumi urbani europei, il Tamigi a Londra, la Senna a Parigi o il Danubio a Budapest o a Vienna, ma da decenni il ‘biondo’ Tevere resta al centro di progetti, mai decollati, per renderlo navigabile. Potrebbe essere una via di collegamento alternativa per snellire il traffico sulle strade del centro che lo costeggiano, o anche solo un’attrazione turistica, invece per ora resta uno spartiacque che taglia in due la città, poco vissuto da cittadini e turisti. Colpa del ‘basso pescaggio’ del fiume nel tratto urbano che collega Roma con la foce a Fiumicino ma anche della mancanza di investimenti per renderlo realmente navigabile.

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