Licenziati 21 addetti alle pulizie al San Camillo: è diminuito il lavoro - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Licenziati 21 addetti alle pulizie al San Camillo: è diminuito il lavoro

san-camillo«Licenziati 21 tra lavoratori e lavoratrici che operano all’interno dell’ospedale San Camillo come operatori adibiti alla pulizia dei reparti e alla sanificazione delle sale operatorie. A inviare le lettere di licenziamento la società Sgs affidataria del servizio tramite la soc Gedis. Questa azienda a sua volta ha avuto in subappalto dalla Rti Cascina e Markas il 20% delle lavorazioni dell’appalto che le stesse si sono aggiudicate»: lo denuncia la Fisascat Cisl Roma Capitale Rieti, che ha diffuso un comunicato stampa sulla vicenda.«La motivazione dei licenziamenti – si legge nella nota – è la riduzione delle aree da pulire in quanto l’ospedale Forlanini (facente parte dell’appalto) è stato chiuso. I lavoratori licenziati supportati dai loro colleghi che per solidarietà si sono uniti a loro, da venerdì sono sul tetto dell’Ospedale giorno e notte decisi a non scendere e a mettere in atto iniziative ancora più eclatanti finché non sarà trovata una soluzione». Per Carlo Costantini, segretario generale della Fisascat Cisl di Roma Capitale e Rieti, la soluzione «non può che essere la riassunzione in servizio. È paradossale, infatti, che mentre 21 famiglie sono di fatto in mezzo alla strada a causa del licenziamento, la società Cascina richieda centinaia di ore straordinarie giornaliere ai propri dipendenti ed utilizzi circa 3000 ore mensili di lavoro interinale. Siamo decisi a portare avanti questa vertenza prosegue Costantini, richiamando l’attenzione del Presidente della Regione e Commissario alla Sanità del Lazio Zingaretti perché é inammissibile che gli appalti della nostra Regione siano affidati ad aziende che invece di mantenere l’occupazione la distrugg0no o a imprese che puntualmente tutti i mesi non pagano gli stipendi come da tempo si verifica nelle Asl ex RM G, ex RM B, ex RM D e ex RM C».

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