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Stand chiusi o vuoti, festival di abusivi, Piazza Navona stringe il cuore

Nessuna traccia di dolciumi, né di presepi o addobbi. Pochissime le attività per i più piccoli

mercatini-navona05Nessuna traccia di dolciumi, né di presepi o addobbi. Pochissime le attività per i più piccoli. Molti, troppi, gli stand allestiti ma rimasti deserti, tendoni bianchi che riflettono la luce del sole in quelle che dovrebbero – o quantomeno erano – le ore di punta del tradizionale mercatino e regalano all’area suggestioni spettrali appena cala il buio.E festival di venditori abusivi che propongono indisturbati la propria merce, godendosi l’inattesa copertura di quei box. L’atmosfera di abbandono di piazza Navona stringe il cuore. quest’anno sta festeggiando anno nuovo e Befana. Nessuna traccia di dolciumi, né di presepi o addobbi. Pochissime le attività per i più piccoli. Molti, troppi, gli stand allestiti ma rimasti deserti, tendoni bianchi che riflettono la luce del sole in quelle che dovrebbero – o quantomeno erano – le ore di punta del tradizionale mercatino e regalano all’area suggestioni spettrali appena cala il buio. L’anno scorso la situazione era triste ma quest’anno è peggio. A dare vita alla piazza, infatti, in queste giornate, sono pochissimi stand, da chi si occupa di promuovere i giochi della tradizione di strada fino alla vendita delle magliette realizzate in carcere. Poi, appunto, non previsti ma ben presenti, venditori abusivi di sciarpe e antistress. E, ovviamente, nella parte del plateatico di fronte a Palazzo Braschi, gli stand di giochi da luna park e la giostra, uniche tracce delle feste passate. E’colpa della Giunta Raggi?

Più della metà degli stand chiusi, vuoti, la copertura bianca leggermente sporcata da polvere e smog. Venditori abusivi che propongono indisturbati la propria merce, godendosi l’inattesa copertura di quei box. E un uomo che, tolti i panni da scultura vivente, conta i guadagni, decisamente più consistenti del solito, visto che per i più piccoli si rivela una delle poche attrattive. È in un’atmosfera di abbandono che piazza Navona quest’anno sta festeggiando anno nuovo e Befana. Nessuna traccia di dolciumi, né di presepi o addobbi. Pochissime le attività per i più piccoli. Molti, troppi, gli stand allestiti ma rimasti deserti, tendoni bianchi che riflettono la luce del sole in quelle che dovrebbero – o quantomeno erano – le ore di punta del tradizionale mercatino e regalano all’area suggestioni spettrali appena cala il buio. Così a scendere in piazza sono gli adulti. Per protestare.

I primi a far sentire la loro voce sono gli esercenti. «Non si capisce perché sia stata fatta una scelta del genere: gli stand ci sono ma sono quasi tutti chiusi – dice Mauro Pizzuti, titolare dello storico Tre Scalini- Non ha alcun senso, serve solo a rovinare la vista della piazza. Un vero dispetto per romani e turisti. È un danno per la zona. E sì che avevamo proposto di organizzare noi una festa per non perdere la tradizione». Rassegnato Guido Campopiano, presidente Navona 2003, associazione che riunisce i ristoratori attivi da più tempo nell’area e alcuni residenti, firmataria di un progetto per animare la piazza durante le feste poi caduto nel vuoto: «Non siamo stati minimamente ascoltati. L’anno scorso la situazione era triste ma quest’anno è peggio. Arrivo perfino a chiedermi se questo stato di abbandono non risponda a una precisa volontà. Se fosse così, sarebbe molto grave ma devo ammettere che lo sarebbe pure se tutto fosse frutto di imperizia».

SPAZI VUOTI
A dare vita alla piazza, infatti, in queste giornate, sono pochissimi stand, da chi si occupa di promuovere i giochi della tradizione di strada fino alla vendita delle magliette realizzate in carcere. Poi, appunto, non previsti ma ben presenti, venditori abusivi di sciarpe e antistress. E, ovviamente, nella parte del plateatico di fronte a Palazzo Braschi, gli stand di giochi da luna park e la giostra, uniche tracce delle feste passate. «È una situazione inaccettabile, almeno avrebbero potuto destinare gli stand a qualcosa di utile come la vendita di prodotti dei paesi colpiti dal terremoto, sarebbe stato socialmente più significativo – dice Viviana Di Capua, presidente Associazione Abitanti Centro Storico – La piazza non deve essere occupata per forza. Sarebbe stato interessante e fattibile organizzare percorsi culturali per bimbi alla scoperta della piazza e delle sue bellezze. Ora per i bambini non c’è nulla. Sono stati eliminati gli aspetti degradanti del consumismo, che abbiamo visto per anni, ma ancora una volta non si è pensato a organizzare qualcosa di culturale».

LE ISTITUZIONI
A lamentare la condizione di piazza Navona è pure la presidente del municipio del Centro Storico, Sabrina Alfonsi. «Quando lo scorso luglio ho indicato la piazza tra le priorità in una lettera alla sindaca, siamo stati presi per pazzi, ma io conosco bene le difficoltà di riqualificazione dell’evento. Occorreva un bando nuovo. Era tutto pronto, si poteva cambiare, ma non abbiamo avuto risposta. Così abbiamo tentato di salvare almeno l’Epifania con un bando di municipio per il corteo dei Magi. A breve, inizierò a chiedere incontri per il prossimo bando. Bisogna prendere una decisione in fretta. Questo è stato l’ultimo anno di giostra e spettacolo viaggiante. Il prossimo Natale la piazza rischia di rimanere vuota».

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