Bambino Gesù, tenta di uccidere la figlia di tre anni con un sonnifero nel latte. Arrestata la madre - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bambino Gesù, tenta di uccidere la figlia di tre anni con un sonnifero nel latte. Arrestata la madre

bambinogesuE” ora “fuori pericolo e in buone condizioni” la bambina di tre anni ricoverata all”ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesu” alla quale la mamma, una 29enne, per due volte ha versato un sedativo nel biberon. La donna e” stata arrestata oggi dai Carabinieri. Lo fa sapere in una nota il nosocomio romano. I due episodi sono avvenuti il 4 e il 19 dicembre mentre la piccola era ricoverata “per approfondimenti diagnostici in seguito a una condizione clinica apparentemente molto complessa. Durante il suo ricovero – e” la ricostruzione effettuata dall”ospedale – si sono manifestati due arresti cardiocircolatori. Le condizioni cliniche hanno indotto i sanitari a verificare la presenza di sostanze tossiche nelle urine. La presenza nelle urine di sostanze psicotrope ha obbligato i medici a segnalare il caso alle autorita” giudiziaria. Grazie al tempestivo intervento del personale sanitario e alle cure rese possibili dall”ambiente ospedaliero, la bambina e” fuori pericolo e in buone condizioni”.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, in collaborazione con personale del Comando provinciale di Napoli, spiega poi una nota dell”Arma hanno arrestato A.M., di Napoli, in esecuzione di un”ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Roma, Ezio Damizia, su richiesta della locale Procura della Repubblica (Maria Monteleone ed Eleonora Fini), in quanto ritenuta responsabile di tentato omicidio nei confronti della figlia di poco piu” di tre anni. Il provvedimento restrittivo si basa sulle risultanze investigative acquisite dai militari di via in Selci, a seguito dei referti inviati dalla direzione sanitaria dell”ospedale Bambino Gesu”, con i quali, lo scorso dicembre, erano stati segnalati due episodi di arresto cardiorespiratorio, apparentemente ingiustificati, a carico della piccola bambina, che veniva tratta in salvo solamente grazie al tempestivo intervento di medici rianimatori. Gli approfondimenti investigativi eseguiti hanno consentito di accertare che le trentenne, verosimilmente a causa della tensione coniugale esistente con il marito e con l”intenzione di attirare l”attenzione di quest”ultimo sugli interessi familiari e cosi” rafforzare il loro legame, avrebbe deliberatamente, e senza alcuna prescrizione medica, somministrato alla figlia, mentre era ricoverata presso l”ospedale Bambino Gesu”, farmaci contenenti benzodiazepine in grado di procurare l”arresto cardiorespiratorio della piccola. Gia” lo scorso 28 dicembre, gli stessi Carabinieri avevano notificato alla donna un provvedimento di sospensione della potesta” genitoriale, adottato, alla luce dei preliminari riscontri acquisiti, dal Tribunale per i minorenni di Napoli, che aveva disposto il divieto di avvicinamento nei confronti di entrambi i genitori alla bambina ricoverata e alle due sorelline piu” piccole, che sono state affidate ai servizi sociali partenopei. La donna e” stata rintracciata nei pressi della sua abitazione a Napoli e tradotta, a disposizione dell”Autorita” giudiziaria, presso la casa circondariale femminile di Pozzuoli

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