L’Aci denuncia: attraversare è pericoloso - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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L’Aci denuncia: attraversare è pericoloso

BOX-MARCIAPIEDI-823x450Marciapiedi sconnessi oppure occupati dai tavolini di bar e ristoranti o dalle bancarelle che costringono i passanti a camminare sulle carreggiate con il rischio di essere investiti. E poi gli attraversamenti pedonali pericolosi poiché istituti in tratti dove mancano i semafori. Non è facile camminare sulle strade italiane (solo nel 2015 i decessi dei pedoni sono aumentati del 4%) e non lo è ancor di più nella Capitale, soprattutto in prossimità delle scuole. La giunta Raggi è riuscita a ottenere – grazie alla partecipazione al bando nazionale sul recupero delle periferie – un budget di oltre 1,5 milioni di euro che saranno spesi nei prossimi 36 mesi per incrementare la mobilità dolce in prossimità delle scuole romane. Ma intanto oggi, bambini e adolescenti devono continuare a prestare un’attenzione superiore alla media nazionale per attraversare la strada.

L’Aci ha presentato i risultati dell’indagine “Tutte le strade portano a scuola?”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Filippo Caracciolo sull’accessibilità e sulla sicurezza degli itinerari pedonali urbani in prossimità degli istituti scolastici. In riferimento all’area metropolitana di Roma, l’indagine si è concentrata sui percorsi pedonali che dalle fermate della metropolitana o dei bus conducono a due edifici: l’istituto superiore Leonardo da Vinci di via Cavour (pieno Centro di Roma) e l’istituto comprensivo Federico Fellini che sorge, invece, nella periferica via Stabilini.

Ebbene, c’è ancora molto da fare per rendere questi due percorsi sicuri e completamente accessibili anche ai disabili. In entrambi i casi gli attraversamenti, ma anche le aree pedonali, raggiungono la sufficienza ma non l’eccellenza. Marciapiedi sconnessi, attraversamenti pericolosi o “ciechi” come quello di via Cavour corrispondente alla stazione metro, necessitano di ulteriori interventi e migliorie. «Bisogna intervenire – ha commentato il presidente dell’Automobile club Italia, Angelo Sticchi Damiani – con soluzioni progettuali sicure, accessibili, innovative e adeguate alle esigenze di tutti nonché sposare esempio virtuosi come quello di Londra». «Ci stiamo impegnando per ripristinare – ha risposto l’assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Linda Meleo – una normalità per la Capitale». Normalità che secondo la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi non può essere ripristinata senza la certezza di «avere ogni anno a bilancio dei fondi riservati alla mobilità pedonale e alla sua tutela».

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