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Al “San Camillo” di Roma contro i difetti del naso in evoluzione la “rino-filler”

rinofiller-Non tutti convivono serenamente con i propri difetti fisici e tra quelli più odiati, senza dubbio, ci sono quelli del naso, difficili da mascherare anche con il più sapiente taglio di capelli.La rinoplastica è al terzo posto degli interventi più richiesti negli Stati Uniti (dati Asps) e al quinto in Italia (dati Aicpe), oggi però nel nostro Paese si sta diffondendo per i difetti cosiddetti minori una nuova tecnica la “rino-filler”, che permette una correzione immediatamente visibile del naso e indolore ma meramente estetica, non corregge infatti deviazioni, alterazioni ossee e problemi funzionali, aspetti che il chirurgo serio deve spiegare attentamente.

A parlare di questa tecnica è il dottore Carlo Magro, dirigente della Divisione di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’ospedale “San Camillo” di Roma. «Ci sono piccoli difetti del naso che portano disagio ma non giustificano il ricorso ad un vero e proprio intervento chirurgico – rileva Magro – che interviene su ossa e cartilagini con il suo corollario di rischi. Alcuni inestetismi possono essere efficacemente corretti intervenendo sui tessuti superficiali, a livello del sottocutaneo a 3-10 mm di profondità. E’ possibile correggere lievi deformità del dorso, e della punta possono essere trattate con i filler, gli stessi che usiamo per riempire le rughe. Il più versatile e sicuro è di certo l’acido ialuronico: ormai testato, riassorbibile, disponibile in diversi livelli di “densità” (peso molecolare) a seconda del risultato che si desidera ottenere».

Il paziente va anche in questo caso informato delle possibili complicazioni: ecchimosi, piccoli lividi, gonfiore temporaneo. Complicazioni più gravi come la necrosi dei tessuti sono estremamente rare. Nelle ore successive al trattamento si consiglia di non indossare occhiali e di non esporsi al sole, lampade, o fonti di calore come saune. L’iniezione non richiede ricovero né anestesia, si tratta infatti di una procedura ambulatoriale. La durata delle correzione è in parte soggettiva ma in genere vaia tra i 6 e i 16 mesi a seconda del prodotto utilizzato.

Questa tecnica può essere applicata a tutti? Il dottore Magro è schietto nel giudizio: «Non è un’alternativa all’intervento chirurgico. È invece una soluzione per piccole correzioni e ritocchi secondari all’intervento chirurgico come rimediare ad una forma eccessivamente “insellata”. Le indicazioni principali sono tre squisitamente estetiche: lievi gibbosità (per le quali il filler viene iniettato alla radice del naso), punta “cadente” e insellamenti del dorso».

Antonio Fiasconaro

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