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Roma, parcheggiatore abusivo molesta clienti supermercato


Il fatto è accaduto in viale Isacco Newton in pieno giorno. Quel supermercato è diventato un far west. Un vigilante? Solo di pomeriggio, il direttore allarga sconsolato le braccia. Hanno fatto decine di denunce, la polizia qualche volta è anche venuta. Ma senza risultati

Roma - Il parcheggio del supermercato Pim in cui si trovava l'abusivo (affianco alla mendicante) che ha aggredito la nostra redazione (Foto: Online-News)

Roma – Il parcheggio del supermercato Pim in cui si trovava l’abusivo (a fianco della mendicante) che ha aggredito la nostra redazione (Foto: Online-News)

Essere aggrediti verbalmente e minacciati da un migrante (o presunto tale, non ha voluto dichiararsi, mostrare documenti o permesso di soggiorno) nel parcheggio di un supermercato a Via Newton, Monteverde Nuovo, non è esperienza da consigliare a nessuno. E’ accaduto all’ora di pranzo, in mezzo ad altri clienti indifferenti o curiosi. Il fatto è che quel supermercato è diventato un far west. Un vigilante? Solo di pomeriggio, il direttore allarga sconsolato le braccia. Hanno fatto decine di denunce, la polizia qualche volta è anche venuta. Ma senza risultati.

Prima erano i rom, a dominare la piazza, a chiedere la carità infastidendo i clienti, piazzati strategicamente davanti ai carrelli, intimidendo con il loro atteggiamento. Poi qualcosa deve essere successo. Ora ci sono, si deve presumere, gli ospiti della tendopoli di via Ramazzini. Hanno cominciato timidamente offrendosi di portare le buste, poi si sono piazzati davanti ai carrelli, ora fanno addirittura parcheggiare le macchine. Anche nel parcheggio superiore, dove non c’è tanta luce e soprattutto non c’è alcun controllo. Sono pericolosi? Con l’aria che tira qualche dubbio viene. Con quello che si sente, che si legge, che si vede. Qualcuno è aggressivo, qualcun altro meno. Ma quando sono quattro-cinque il senso di soffocamento ti viene. Anche perché la gente del quartiere mostra crescente insofferenza nei confronti di questa silenziosa ma massiccia occupazione.

Qualche vecchietta sorride e lascia l’obolo, ma c’è chi reagisce infastidita. E il migrante reagisce. Il cliente del supermercato non ha difesa. Non ha tutela. Eppure è uno spazio privato, ci sono delle regole, c’è un codice. Il lasciare correre sempre e comunque ha finito per creare una situazione di tensione e di potenziale pericolo. Pare non interessi a nessuno. In un altro supermercato, a non più di duecento metri, non c’è traccia del fenomeno. Ci sono due addetti alla vigilanza. Il parcheggio è protetto. Ma non è nemmeno detto che il cittadino debba vivere blindato. Paga le tasse e ha diritto di essere tutelato. In ogni modo. Il presunto migrante che è arrivato quasi a mettere le mani addosso al cliente, minacciandolo, in una sorta di mezzogiorno di fuoco, poteva anche non essere completamente in sé.. E forse qualcuno dovrebbe poter prendere provvedimenti. Ma la sua rabbia, o paura, o tutto insieme, era nella presunzione di essere stato fotografato. Non conosce le regole del gioco e nessuno gliele spiega, ospitandolo in Italia. O forse aggrediva per altri motivi. Non era il caso né il momento di approfondire. Ma faceva capire che anche lui deve mangiare. E qui scatta una molla.

Se quel signore era ospite della tendopoli o di altri ricoveri protetti, significa che è nostro ospite a pranzo e a cena, ha un letto gratis e anche una piccola “paga”. Ciò che tanti in Italia non possono vantare. Detto tutto questo forse una riflessione collettiva andrebbe fatta. E forse chi governa l’ordine pubblico dovrebbe tutelare in modo diverso, più intelligente il cittadino. Quel supermercato? Da evitare finché non offrirà garanzie. Il prossimo voto? A chi quelle stesse garanzie le darà a chiunque e dovunque.

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