Apre la mostra "Traiano": statue, plastici e multimedialità - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Apre la mostra “Traiano”: statue, plastici e multimedialità

2017112802175401688Grandi reperti archeologici.
Raffinatissimi plastici che raffigurano le opere di ingegneria realizzate durante il suo impero, come ponti, templi, archi di trionfo. Calchi in gesso della Colonna Traiana per poter ammirare da vicino la raffigurazione delle battaglie delle sue campagne militari. E infine proiezioni multimediali e ‘storytelling’ grazie alle installazioni tecnologiche, realizzate con importanti enti di ricerca e tecnologia, per far rivivere ai visitatori, ad esempio, il rumore della folla del popolo di Roma durante un trionfo, le voci dei soldati e dei legionari impegnati nelle guerre di conquista, quelle dei nemici di Roma, i barbari, e i dialoghi delle donne del palazzo reale impegnate nel sociale o nell’imprenditoria.
Questo e altro ancora e’ contenuto nella mostra ‘Traiano.
Costruire l’impero, creare l’Europa’, organizzata dalla Sovrintendenza di Roma ai Beni culturali per celebrare la ricorrenza dei 1.900 anni dalla morte dell’imperatore, in esposizione ai Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali da domani (29 novembre) al 16 settembre 2018. La sua presentazione e’ avvenuta questa mattina alla presenza del sovrintendente ai Beni culturali di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce, dei curatori della mostra e dell’assessore alla Cultura e vicesindaco della citta’, Luca Bergamo.
La mostra ha l’ambizione di spiegare molte sfaccettature dell’importante periodo storico caratterizzato dalle conquiste dell’imperatore romano che porto’ i confini di Roma alla loro massima espansione a partire dalla riflessione sul tema della costruzione di un impero ma anche da quella sulla relazione tra la Roma antica e l’Europa attuale.
La mostra si snoda tra le storiche sale dei negozi antichi dei mercati traianei. Divisa in sezioni, si parte con alcune sale che ricordano la morte di Traiano e si passa poi a quelle dedicate alla guerra e alla pace durante il suo impero. Qui tra busti antichi, statue e monete d’oro viene raccontata la guerra in Dacia e i suoi protagonisti: viene esposta una straordinaria testa in bronzo di Nijmegen Virgola, i ritratti dell’imperatore stesso, ed infine i calchi in gesso del fregio della Colonna Traiana che raccontano proprio le vicende dei combattimenti e delle conquiste dei romani in Dacia.
Si passa poi ad altre sale dedicate alla costruzione fisica dell’impero attraverso l’esposizione di alcuni modellini delle infrastrutture ingegneristiche della Roma di Traiano, come ponti, archi, il grande tempio traianeo di Pergamon nell’attuale Turchia. Infine si arriva negli spazi privati dell’imperatore con la raffinatissima decorazione di stucchi dorati, marmi e affreschi della villa ad Arcinazzo, solo da poco riportati alla luce. Si chiude con le sale inferiori dove tra diverse proiezioni si potra’ ammirare anche il grande plastico del Porto di Traiano ad Ostia.
“Questa mostra eccezionale di insegna che leggere gli insegnamenti della storia e’ fondamentale per capire il tempo in cui viviamo- ha spiegato Bergamo- Il modo in cui e’ organizzata questa mostra di Traiano e’ di grandissima importanza per interpretare il presente. Chi ha scritto la conferenza di Versailles del 1919 probabilmente non aveva studiato la storia di Traiano. Dopo la Prima Guerra Mondiale e’ successo l’esatto contrario di quanto fatto da Traiano nella costruzione del suo impero che imponeva condizioni di vita nelle regioni conquistate tali che queste si sentissero parte dell’Impero stesso. Cosa non avvenuta nel 1919, basta guardare a cosa fatto con la Germania”.

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