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SI TORNA A RIDERE CON “SCALACCI’ CORPOBBI’”

LocandinaSi riparte! Piano piano anche il mondo dello spettacolo si mette in moto e, pur rispettando tutte le regole legate al problema COVID-19, l’apertura dei teatri (chiusi e all’aperto) è uno dei segnali verso un ritorno alla normalità.

Tra le rappresentazioni che stanno accompagnando questa particolare estate 2020, ci piace sottolineare la commedia “Scalaccì Corpobbì”, per la regia di Paola Tiziana Cruciani con Manuela Bisanti ed Elena Mazza. Una storia dalle battute divertenti che tratta comunque un tema assai difficile: quello della crisi prematrimoniale.

Manuela ed Elena si calano nei panni di due amiche/parenti che, all’interno di un appartamento situato nella scala C del Corpo B (da qui il titolo tutto unito) di una periferia romana, iniziano un interrotto dialogo avente come tema la crisi di Rossella (Manuela Bisanti) che, ad un passo dal matrimonio e con i regali già ricevuti, non sa se vuole veramente passare il resto della vita col futuro marito o troncare il rapporto definitivamente.

Lucrezia (Elena Mazza) allora, cerca di far uscire dal tunnel la sua amica, attraverso metodi psicologici e di rilassamento “contaminati” però da quel suo fare romano e diretto che porta anche a storpiare determinate parole all’interno di un discorso serio.

Quanto si conosce veramente il proprio partner? Le nozze rappresentano un punto di partenza o di arrivo? E ancora, cosa accade quando l’ossessione di diventare madre diventa un pensiero fisso nella quotidianità della protagonista?

Da una parte dunque una donna apparentemente fragile e dal pianto facile; dall’altra, una donna forte di facciata ma… realmente soddisfatta della propria vita? Una domanda che potrà trovare risposta solamente nel corso della commedia.

Le due attrici hanno coinvolto il pubblico con le loro battute e la loro maestria di recitare un dialogo solo apparentemente facile. Un successo meritato dunque che ci auguriamo possa segnare un nuovo capitolo del teatro e, più in generale, della “normalità” di cui tutti sentiamo il bisogno.

Stefano Boeris

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