Eliseo, martedì in scena: Santamaria vestirà i panni di Gospodin | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Eliseo, martedì in scena: Santamaria vestirà i panni di Gospodin

La storia di un anti-eroe tragicomico che si ribella al capitalismo: l’attore Claudio Santamaria sarà «Gospodin» nel nuovo spettacolo del regista Giorgio Barberio Corsetti, in prima assoluta il 12 novembre al Teatro Eliseo. Le repliche, nell’ambito del RomaEuropa Festival, andranno in scena fino al 16 novembre. La conferenza stampa di presentazione dello spettacolo si è svolta in una cornice d’eccezione: il museo Napoleonico, e ha visto alternarsi gli interventi dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale Giovanna Marinelli, del presidente e del direttore della Fondazione RomaEuropa, rispettivamente Monique Veaute e Fabrizio Grifasi. Il testo è del giovane drammaturgo tedesco Philipp Löhle. Il suo protagonista, Gospodin, è eroicamente testardo, convinto della sua strada, sperimenta la città e il mondo di oggi nel suo poetico e tragico rifiuto dell’unico elemento che fa girare il mondo, il denaro. Gospodin «è un personaggio paradossale e un’anima radicale, – spiega il regista – che esprime la sua poesia con i suoi atti di negazione, fa del paradosso il suo modo di vivere. È un uomo semplice, che non vuole avere nulla a che fare con il denaro che tuttavia gli viene donato, senza che lui lo chieda, da gente che lo vede passeggiare per la città con il suo lama». Gospodin vive felice finché Greenpeace, in difesa degli animali, gli porta via il lama, la fidanzata lo lascia portandogli via il letto e i mobili e il suo amico del cuore, un artista, gli sottrae il vecchio televisore per farci una video installazione. Il protagonista finirà in mezzo ai guai, fino a una soluzione che finalmente lo vedrà felice. Gospodin è composto da brevi scene dialogate, e da racconti lirici in cui gli altri due attori, Valentina Picello e Marcano Prayer, raccontano le scorribande allucinate di Gospodin nella città. «Mi sembra che sia un personaggio particolarmente curioso, – ha commentato Marinelli – molto contemporaneo e consono a quelle che sono le incertezze e le contraddizioni dell’oggi». Lo spettacolo fa parte del cartellone del «RomaEuropa Festival, che è una delle grandi eccellenze che noi abbiamo. I suoi 25mila biglietti venduti ad oggi, – ha concluso – testimoniano che questo è un festival ormai profondamente radicato nella città».

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