Se il Covid va a spasso nelle sale dei Musei Vaticani - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Se il Covid va a spasso nelle sale dei Musei Vaticani

musei-vaticani-follaQuelle foto hanno imbarazzato il Papa, scrive un giornale romano, con un pizzico di polemica ironia e forse qualcosa di vero c’è. Anche se da fonti ufficiali della Santa Sede non è venuto alcun commento. Qualche rossore ai piani bassi del Vaticano, ma un comunicato di qualche tipo con spiegazioni, e magari con delle scuse, quello no. E’ accaduto che l’attesa riapertura dei Musei Vaticani nel week end ha portato a una concentrazione incredibile di visitatori, ammassati, gli uni sugli altri. Insomma un caos: un vero carnaio, altro che assembramenti che sono come tutti sanno proibiti di questi tempi. Ed è noto che il Covid non fa sconti a nessuno, e certo non si pone problemi per la extraterritorialità della Santa Sede. Ma come, ci sbracciamo tutti a raccomandare prudenza, a minacciare sanzioni, minacciano di entrare nelle case a caccia di feste private e poi uno va a visitare le meraviglie dei Musei Vaticani e rischia di uscirne covid-dipendente? E nessuno scandalizza? A denunciare il fatto sui social e su TripAdvisor sono state le guide autorizzate e tante persone che, sconcertate, sabato pomeriggio, alla vigilia di San Valentino, hanno deciso di ammirare le bellezze custodite all’interno delle Mura Vaticane. Le testimonianze sono diverse ma tutte convergenti, Sono stati passati ampiamente i limiti, alla faccia delle norme basilari di sicurezza stabilite ormai a livello mondiale. Non c’è stato distanziamento, non c’è stata organizzazione, c’è chi parla di girone infernale e tutto questo lascia sconcertati. Non c’è spazio per ironia, solo per la preoccupazione, per la considerazione degli effetti che quel che è accaduto può avere sulla nostra vita quotidiana. La divina provvidenza e le preghiere scongiureranno il pericolo che da quegli assembramenti vaticani escano legioni di contagiati? Quello che colpisce è la superficialità, la disattenzione colpevole e alla fine la sensazione che si possa uscire indenni dal contagio. Per San Valentino atteggiamenti pericolosi sono stati registrati ovunque. All’aperto e al chiuso, Se le autorità sanitarie stanno pensando di mettere in atto una nuova stretta, se le varianti del covid si annunciano micidiali e fanno paura dobbiamo decidere se e come salvarci.

Giulio Terzi

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