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Al Cem si ritorna alla normalità anche se con molte incertezze

cemNon è più il fiore all’occhiello della Croce Rossa il Cem (Centro di educazione motoria) di Via Ramazzini. Dal 1 settembre scorso è passato sotto la gestione della Asl RmD, come deciso nell’ambito del protocollo d’intesa siglato da Regione, Cri e Asl RmD il 2 luglio scorso, che prevedeva la cessione dello stabile di Via Ramazzini, da parte della Cri, in comodato d’uso gratuito alla Asl Rm D per 30 anni. La situazione al Cem in questi giorni è tornata alla normalità, con il rientro del personale dalle ferie, che aveva creato diversi disagi, determinati anche dal blocco del turn-over. Ma non poche incertezze sono ancora sul tappeto, come quella della stabilizzazione dei precari. Intanto la Asl RmD è ora al vaglio della modalità di gestione dei ragazzi disabili nel prossimo futuro. «Speriamo che loro si adegueranno al Cem e non viceversa», ha detto Maria Cidoni, la mamma di Barbara, disabile da forcipe alla nascita. Intanto oggi i genitori dei ragazzi disabili incontreranno il nuovo direttore sanitario del Cem, la Dott.ssa Carla Salvitti. Un’occasione per esporre anche le proprie preoccupazioni cercando rassicurazioni affinché sia garantito ai propri figli il diritto di continuare a vivere al Cem di Via Ramazzini e ad essere assistiti dagli stessi operatori. Il rischio infatti, come emerge anche dal protocollo d’intesa è che la Asl RmD possa decidere prima o poi il loro trasferimento in altra struttura, nel qual caso i locali tornerebbero nella disponibilità dell’associazione. Una questione rimasta aperta da tempo, a cui si dovrebbe dare una tempestiva risposta. Si è parlato del Forlanini come struttura di accoglienza dei ragazzi disabili, e il presidente della Cri romana Flavio Ronzi aveva già rassicurato sul fatto che «ad oggi l’ospedale non ha una struttura libera». Ma non è finita e gli interrogativi restano. Al Cem, lo ricordiamo, vengono assistiti oltre 100 pazienti celebrolesi con gravi e gravissime disabilità, di cui 13 ragazzi in regime diurno nel reparto Archimede. Una struttura d’eccellenza su tutto il territorio nazionale che da cinquant’anni, fino al 31 agosto scorso è stata gestita dalla Croce Rossa.

Alessandra De Gaetano

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