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Ostia e Infernetto, invasione di Rom e sbandati. Ma il sindaco ha altro da fare

CAMPO-ROMLa fede e la sicurezza che dimostra sono incrollabili, il sorriso stampato sul volto non si cancella mai. Ma non è affatto rassicurante il sindaco Marino mentre la città gli sta sfuggendo di mano. Accade per l’emergenza Rom, ad esempio, per l’emergenza delle migliaia di sbandati che hanno colonizzato la capitale e la stanno controllando. L’ultimo episodio in ordine di tempo? E’ quello relativo all’assalto da parte dei senza fissa dimora nella pineta delle Acque Rosse di Ostia: gli accampamenti nell’ultimo mese si sono raddoppiati e i frequentatori del parco pubblico chiedono interventi immediati di risanamento. Intanto all’Infernetto monta la protesta per il mistero che avvolge un appezzamento di terreno comunale ceduto al Vicariato per non meglio precisate attività.
Esplode la rivolta da parte dei residenti del centro di Ostia che da qualche settimana registrano la moltiplicazione di alloggi di fortuna abitati da romeni all’interno della pineta Acque Rosse. «E’ un’indecenza – contesta Amedeo Paglia presidente dell’associazione ecologica e cinofila Acqua Rossa parlando con i cronisti de Il Messaggero che denunciano il fatto- Non solo hanno allestito accampamenti con tanto di latrine all’aperto, non solo stanno dando luogo a discariche di ogni genere di rifiuti ma adesso sono diventati anche aggressivi verso chi si permette di passeggiare dalle parti dei loro accampamenti». «Stanno addirittura facendo le dependance alle casette, posto auto sul davanti e cucinino di fianco, se li lasciano fare si faranno delle simpatiche villette in muratura alla faccia nostra» lamenta Alessandra Biffani di ”Salviamo la pineta”. E Paola Torbidoni rincara la dose: «sembra di essere nel Far West: dove arrivano piantano la tenda e si appropriano del luogo facendolo proprio».
L’amministrazione municipale tra mezze parole e contraddizioni non ha ancora assunto iniziative per rendere sicuro il bosco. L’appello lanciato dall’assessore municipale all’Ambiente Marco Belmonte alla sua omologa capitolina Estella Marino, è rimasto inascoltato.
Intanto anche l’Infernetto è in fibrillazione. In via Rodengo un gruppo di operai coordinati da un sedicente geometra De Santis del Vicariato di Roma ha recintato con paletti di castagno, rete e cancello d’accesso un appezzamento di terreno comunale di oltre cinquemila metri quadrati a ridosso della scuola di via Cles. Quell’area era stata affidata due anni fa in manutenzione all’associazione ”Bim Bum Bam” ed il presidente di quel sodalizio, vistosi espropriato di quel diritto senza nessun preavviso, ha chiesto chiarimenti al Municipio X per saperne di più.
«Ci risultano accordi per la realizzazione di un centro di accoglienza per rom» suggerisce l’ex consigliere municipale Pierfrancesco Marchesi scatenando il putiferio nel quartiere residenziale. «Non ne sappiamo nulla, ma è chiaro che se il Campidoglio avesse questi progetti ne saremmo stati informati» ribatte il mini-sindaco, Andrea Tassone.

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