Fiaccolate per una sanità al buio

Quanto buio c’è quotidianamente nella Sanità di Roma e del Lazio, un buio che non si è certo schiarito grazie alla volonterosa fiaccolataorganizzata dagli operatori sanitari al San Camillo Forlanini. Domani una simile manifestazione potrebbe attirare telecamere e fotografi in qualsiasi altra struttura ospedaliera. Inutilmente. Ancora oggi, va detto e deunciato, c’è il buio totale sul sistema di riorganizzazione dell’emergenza sanitaria. I pronto soccorso, i Dea di primo e di secondo livello, così, come, l’intero sistema Sanitario attendono ancora, dal fratello del Commissario Montalbano (leggi Zingaretti, per i distratti), una risposta alle tante emergenze che ogni giorno tolgono il fiato agli operatori del settore e mettono alla corde gli utenti dell’intero sistema. Mettere in rete il (presunto?) numero dei posti letto disponibili delle emergenza non è una soluzione, non  serve a nessuno ma acutizza la confusione già esistente. È legittimo il manifesto affisso qualche tempo fa in tutte le strutture sanitarie che ci mostrava il Presidente Zingaretti, con la Ministra della Salute Lorenzin, sorridenti a fronte di una Sanità regionale che piange per i tagli, per la disorganizzazione, per la carenza di personale e, non ultimo, per la mancanza di fondi. Quel sorriso di Zingaretti e della Lorenzin ci sembra sempre più una beffa ma, giustamente, siamo a carnevale e, come dice l’antico proverbio, ogni scherzo vale.

Il corvo