Campidoglio, implode Ncd: la Belviso fonda 'Altra destra', Pomarici pronto a cambiare casacca | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Campidoglio, implode Ncd: la Belviso fonda ‘Altra destra’, Pomarici pronto a cambiare casacca

Un partito sull’orlo dell’implosione. E’ l’Ncd del Campidoglio, che perde due pedine a poche ore dal voto dell’area metropolitana di Roma: una ufficialmente, un’altra in via ufficiosa. La prima è Sveva Belviso, ed è una perdita pesante: era la capogruppo degli alfaniani e miss preferenze alle amministrative del 2013, che ha ufficializzato in conferenza stampa la sua fuoriuscita dal Nuovo Centrodestra per fondare l’Altra destra. L’obiettivo è mirare in alto, dopo essere stata vicesindaco con Alemanno. L’altro è Marco Pomarici, ex presidente dell’assemblea capitolina, che ha strappato con la sua corrente, quella di Gianni Sammarco. La scusa sarebbe la mancata candidatura come capolista per la città metropolitana, ma nell’elenco c’è. In realtà Pomarici punta a fare il salto: da palazzo Senatorio alla Camera dei deputati. E sa bene che alla Regione Lazio il governatore Zingaretti durerà a lungo e che nel consiglio della Pisana Pino Cangemi e Pietro Di Paolo sono ben saldi al loro scranno. Così come un partito così piccolo non può sperare di portare in Parlamento più di due o tre eletti. E lì ci sono lo stesso Sammarco e Barbara Saltamartini. Così l’ex numero uno dell’aula Giulio Cesare è pronto a passare armi e bagagli con la Lega Nord. Ci sarebbe lui dietro le discese degli ex Barbari che gridavano Roma ladrona e oggi vogliono darsi un’aria di partito alternativa ai grillini. Grande feeling con il segretario Matteo Salvini, in cambio di un posto sicuro alle prossime politiche (primo della lista per Lazio 1) dovrebbe trasformarsi nella bandierina del Carroccio al Campidoglio.

Alla luce del sole fa tutto la Belviso.«La crisi, lo sfaldamento di Forza Italia avrebbe potuto dare un impulso, costruire un successo del partito di Alfano, che invece ha compiuto un suicidio politico, ha trasformato Ncd in un partitino centrista alleandosi con Casini e i resti di Scelta Civica». Così l’ex capogruppo Ncd in Assemblea capitolina ed ex vicesindaco di Roma dal 2011 al 2013, Sveva Belviso, alla conferenza stampa di presentazione del suo nuovo partito politico, «Altra Destra». «Non era l’impegno che ci eravamo dati, non era questo il nostro obiettivo, non era questo il sogno che avevamo regalato agli italiani», ha aggiunto. Per Belviso «Alfano ha trasformato Ncd in un partito comunque orientato al centrodestra in un partito di centro/centrosinistra, credo che andrà a implodere. Sono assolutamente distante da quella linea politica, l’ho detto pubblicamente al congresso del partito, ero stata rassicurata che qualcosa sarebbe cambiato, invece la tendenza era verso il centro». Il leader siciliano, nota, «ha avuto paura della parola destra». Per Belviso «mille giorni al fianco di Renzi significa divenire alleati strutturali della sinistra, e io della sinistra, come della Lega, non voglio diventare alleato, né ora, né mai». Questa la versione ufficiale. Ma c’è già chi è pronto a scommettere che il ragionamento dell’ex vicesindaco è di ampio respiro. Perché dopo i licenziamenti collettivi al Teatro Opera la maggioranza di centrosinistra è in fibrillazione, con Sel che minaccia di mollare a se stesso il Pd. Così torna lo spettro delle amministrative anticipate e lei punta a giocare le sue carte con Forza Italia per strappare una candidatura. Mettendo sul piatto le migliaia di preferenze e la sua rete di relazioni grazie all’attività politica. Donna giovane e in carriera incarnerebbe quel rinnovamento che potrebbe piacere all’ex Cavaliere condannato Silvio Berlusconi. Stoppando l’avanzata della Meloni e andando a sopperire in un vuoto cosmico nel centrodestra. Anche perché Marchini, per ora, continua a non essere attratto dalle proposte del decaduto senatore. E abbandona il suo mentore Andrea Augello, che sembra sempre più solo sul suo scranno di palazzo Madama. La partita è appena all’inizio.

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