Vigili: la procura apre un'inchiesta, pronte altre sanzioni. Allarme sicurezza per il derby, venerdì l'assemblea | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vigili: la procura apre un’inchiesta, pronte altre sanzioni. Sos derby, venerdì assemblea dei pizzardoni

Scoppia anche il caso degli sms di precettazione per il 31 dicembre ma inviati solo il primo gennaio. Peciola (Sel): "Questo atteggiamento rischia di diventare una trappola"

– Sul caso dei vigili assenti a San Silvestro indagherà la Procura di Roma: il fascicolo di inchiesta, aperto sulla base di un esposto del Codacons, al momento è senza ipotesi di reato e indagati. Da parte sua il comando dei vigili romani ha già avviato un’indagine interna a cui collaborano anche gli ispettori inviati dal ministero di Marianna Madia. Intanto ieri, con gli sportelli anagrafici aperti anche nel pomeriggio, è partito il primo step della rivoluzione innestata nella Capitale dal nuovo contratto decentrato, terreno ‘bollentè di scontro tra Campidoglio e sindacati, e non solo sul fronte dei vigili che ora minacciano una «serrata» in occasione del derby Roma-Lazio domenica. Passata l’Epifania, infatti ci sono altre due date sotto i riflettori per la presenza di vigili in strada: venerdì, giorno dell’assemblea generale dei caschi bianchi indetta da Cgil, Cisl e Uil, e domenica quando è prevista la stracittadina. «I vigili devono evitare di andare incontro a quella che potrebbe risultare anche una trappola, a svantaggio loro – ha avvertito il capogruppo Sel Gianluca Peciola – come evitare di lavorare in un periodo come quello del derby, con la città continua a dire ‘non abbiamo bisogno del corpo dei vigilì». Su quell’83,5% di assenze registrate la notte di Capodanno, «saranno accertate tutte le responsabilità: dei sindacati, in ordine ad eventuali violazioni della legge e probabilmente anche in ordine al mancato esercizio di potere di vigilanza sui propri iscritti, nonchè di tutti i vigili nel caso in cui essi abbiano posto in essere comportamenti sostanzialmente elusivi della legge», ha spiegato il garante per gli scioperi Roberto Alesse. Intanto sui 30 dei 90 casi ritenuti dal comune di sospetto assenteismo pende il rischio di un procedimento disciplinare. In mattinata un centinaio di lavoratori, nella maggior parte maestre, riuniti in assemblea dall’Usb, hanno fatto irruzione in Aula Giulio Cesare per protestare contro il nuovo contratto entrato in vigore dall’inizio dell’anno. E mentre il sindacato di base ha riferito di «disagi» e di alcune strutture educative rimaste chiuse, dall’assessorato alla Scuola del Campidoglio hanno sottolineano che «il servizio si è svolto regolarmente nella totalità delle scuole dell’infanzia e nel 95% degli asili nido comunali». Su Fb il sindaco Ignazio Marino ha rivendicato la novità dell’orario lungo (dalle 8 alle 18.30) degli sportelli anagrafici sottolineando: «I romani sanno bene che un’iniziativa così ‘normalè è invece per tutti noi un grande passo in avanti». Nel pomeriggio in fila al municipio V non c’era tanta gente ma diversi cittadini hanno commentato favorevolmente l’apertura fino alle 18.30. Qualche critica, invece, dai dipendenti che hanno sottolineato la carenza di organizzazione e la necessità di più personale. Per domani è previsto l’incontro tra il vicesindaco Luigi Nieri e i sindacati di categoria, il primo dopo la rottura delle trattative sul contratto decentrato il 23 dicembre.

«Ecco le prove dell’inefficienza della gestione Clemente che vorrebbero far ricadere sui poliziotti locali. Come si vede dagli screenshot dei cellulari, che si allegano, le chiamate di reperibilità per la notte di Capodanno sono arrivate per sms ai cellulari dei colleghi intorno all’una di notte e ad altri persino la mattina alle 8,44 del 1 gennaio, a festa ormai finita. Nel testo c’era scritto di presentarsi alle ore 19, senza specificare neanche di quale giorno. Possibile che ti mandino un sms all’una di notte dicendo che ti devi presentare forse 6 ore prima ? Inutile è stato poi chiamare i numeri inseriti nel messaggio a cui, ci riferiscono, non rispondeva più nessuno». Lo ha dichiarato in una nota Stefano Giannini, Segretario romano del Sulpl. «In un paese normale – ha concluso Giannini – i dirigenti ultra-pagati, che sapevano una settimana prima che non c’era nessuno di straordinario, che hanno mandato 5000 lavoratori in ferie e che mandano gli sms di presentarsi in reperibilità 6 e 10 ore dopo l’evento, ovviamente responsabili dell’inefficienza, andrebbero cacciati. Invece come al solito se la prenderanno con le ultime ruote del carro facendogli magari anche i procedimenti disciplinari. La casta non siamo noi». «I vigili devono evitare di andare in contro a quella che potrebbe risultare anche una trappola, a svantaggio loro», come «evitare di lavorare in un periodo come quello del derby, con la città continua a dire ‘non abbiamo bisogno del corpo dei vigilì». Lo dice il capogruppo Sel in Campidoglio Gianluca Peciola a Radio Radio.

 Dopo il caso ‘assenzè durante la notte di Capodanno i vigili urbani della Capitale sono sul piede di guerra. E dopodomani, venerdì 9 gennaio, si terrà l’assemblea generale dei caschi bianchi. Ad indirla i sindacati Cgil, Cisl e Uil. L’assemblea si terrà nella sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle 11 alle 14 e dalle 14 alle 17. All’ordine del giorno: contratto nazionale, informativa sul contratto decentrato unilaterale e vertenza Polizia locale Roma Capitale.

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