Auto in fuga dalla polizia travolge moto: due morti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Auto in fuga dalla polizia travolge moto: due morti

Un inseguimento terminato in una carambola mortale la scorsa notte a Roma. Un’auto in fuga dalla polizia stradale, con a bordo due giovani, ha travolto uno scooter su cui viaggiava un cittadino libanese di 45 anni uccidendolo sul colpo. Poco dopo, durante il trasporto in ospedale, è deceduto anche il conducente della macchina. È accaduto la scorsa notte su via Cassia, nel quadrante nord della Capitale, intorno alle 2. Da una prima ricostruzione sembra che la Panda, alla vista della pattuglia della polizia stradale abbia proseguito su via Cassia ad alta velocità. Così è scattato l’inseguimento in direzione centro che si è concluso un paio di chilometri dopo, nei pressi dell’ospedale Villa San Pietro. È all’altezza del civico 576 che la macchina si è ribaltata dopo aver urtato alcuni cassonetti e ha invaso la corsia opposta travolgendo lo scooter che veniva in senso opposto. Lo scontro frontale è stato fortissimo e il motociclista sarebbe stato sbalzato in aria finendo in un giardino condominiale. Sul posto vigili del fuoco, 118 e polizia municipale. Quando è stato soccorso per lo straniero non c’era più nulla da fare. In condizioni disperate anche il giovane al volante della macchina che è deceduto durante il trasporto in ospedale. Il ragazzo aveva compiuto 20 anni ad agosto. Ferito anche il passeggero che era con lui in macchina, un coetaneo indiano, ricoverato in codice rosso ma non sarebbe in pericolo di vita. Sulla vicenda sono in corso indagini della polizia municipale per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Ancora da chiarire i motivi della fuga dei due giovani. Non si esclude che potessero aver bevuto. Si attendono gli esiti degli esami tossicologici e alcolemici, ma dalle prime informazioni sembrerebbe che il conducente avesse un tasso alcolico superiore al limite previsto dalla legge. Dei rilievi si occupa il XIV Gruppo Montemario. Al vaglio le immagini delle telecamere di zona e appena le condizioni cliniche lo consentiranno verrà ascoltato il ferito.

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