25 Aprile, Mattarella e Renzi all'Altare della Patria. La comunità ebraica diserta il corteo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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25 Aprile, Mattarella e Renzi all’Altare della Patria. La comunità ebraica diserta il corteo

– Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto all’Altare della Patria dove ha reso omaggio al Milite ignoto in occasione della Festa della Liberazione. Ad attendere il Capo dello Stato il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che lo ha affiancato nel passare in rassegna il picchetto d’onore delle Forze Armate. Ai piedi del Vittoriano, il presidente del Consiglio Matteo   Renzi, il presidente del Senato Pietro Grasso, il vice presidente della Camera Simone Baldelli, il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi. Non e’ “cifra tonda” ma l’agenda e’ come sempre fitta per il 71/esimo anniversario della Liberazione. Una giornata lunga e piena di avvenimenti che ha avuto gia’ oggi un prologo con le parole sulla Resistenza di Laura Boldrini nelle Marche: “Essere antifascisti oggi passa per la difesa di quei valori che la Costituzione nata dalla Resistenza mette come prioritari: il lavoro, la salute, l’istruzione, la pace, i diritti individuali, l’ambiente, la solidarieta’”. Si comincera’ presto a Roma, all’Altare della Patria dove alle 8,30 il Presidente della Repubblica deporra’ una corona di alloro unitamente al Presidente del Senato e al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Dopo l’omaggio al simbolo dell’unita’ nazionale ci saranno diverse iniziative, in gran parte nel Nord Italia dove il 25 aprile fu un giorno di liberazione militare e politica. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella, sara’ in Valsesia dove fara’ tappa in alcuni centri della Resistenza, tra cui Varallo, medaglia d’oro al Valor Militare per il ruolo decisivo svolto nella lotta contro il nazifascismo. Pietro Grasso sara’ a Reggio Emilia (visitera’ tra l’altro la casa dei fratelli Cervi a Gattatico ) Laura Boldrini andra’ a Genova, citta’ medaglia d’oro della Resistenza, dove partecipera’ al corteo per poi svolgere l’orazione commemorativa in piazza Matteotti. I segretari di Cgil e Cisl Susanna Camusso e Annamaria Furlan partecipano a Milano al corteo dell’Anpi. “La liberta’ – ha detto la vicesegretaria Pd Debora Serracchiani che domani sara’ a Pordenone alla deposizione della corona al monumento ai Caduti – e’ un bene sempre a rischio di essere intaccato, anche nelle forme piu’ striscianti, per questo dobbiamo stare in guardia e difenderlo”. Anche quest’anno si ripropone la polemica sulla presenza dei vessilli della brigata ebraica nei cortei. Il parlamentare del Pd Emanuele Fiano teme che domani a Milano “ci saranno i soliti facinorosi antisionisti e magari antisemiti che si faranno distinguere come sempre”. Ma e’ a Roma che la questione assume i toni piu’ forti. L’Associazione nazionale partigiani d’Italia tornera’ a sfilare dal Colosseo a Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza, ma anche quest’anno saranno assenti la Brigata Ebraica e l’Associazione nazionale ex deportati nei campi di sterminio. Per protesta – hanno spiegato – contro la presenza nel corteo di centri sociali e associazioni filo-palestinesi, considerate anti-israeliane se non antisemite. Lo scorso anno il corteo ufficiale venne annullato, mentre nel 2014 filo-palestinesi e giovani della Comunita’ ebraica vennero alle mani. Nella capitale, la Brigata Ebraica sara’ invece con la Comunita’ degli ebrei romani e l’associazione dei deportati davanti al Museo della Resistenza in via Tasso, dove i nazi-fascisti torturavano i loro prigionieri. Il candidato sindaco Roberto Giachetti si impegna a superare le divisioni. ” Mi addolora il fatto che la Comunita’ ebraica di Roma, nel ricordo della gloriosa brigata ebraica e del suo contributo alla lotta contro il nazifascismo, non possa celebrare il 25 aprile insieme agli altri. Da Sindaco mi impegnero’ perche questa ferita sia sanata, perche’ il 25 aprile sia una giornata – davvero – di tutti”.

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