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Corruzione e appalti, arrestato Cusani (Forza Italia), sindaco di Sperlonga

Arrestato Armando Cusani, sindaco di Sperlonga. E' stato Presidente della Provincia di Latina

Arrestato Armando Cusani, sindaco di Sperlonga. E’ stato Presidente della Provincia di Latina

L’ex presidente della Provincia di Latina è stato condotto in carcere del capoluogo pontino nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Latina su corruzione e turbativa d’incanti denominata Tiberio. Coinvolti imprenditori e funzionari pubblici

 

Arrestato il sindaco di Sperlonga ed ex presidente della Provincia di Latina Armando Cusani nell’ambito di un’operazione dei carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Latina su corruzione e turbativa d’incanti denominata Tiberio (come si chiama l’hotel di proprietà dello stesso Cusani). Secondo quanto si è appreso, complessivamente sono 10 gli arresti.

Cusani è stato rieletto sindaco per la terza volta – dopo due mandati da primo cittadino e due da presidente in Provincia dove fu sospeso per la legge Severino – alle amministrative della primavera scorsa.

Dalle indagini sarebbe stata accertata l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di turbata libertà degli incanti e alla corruzione per pilotare le aggiudicazioni di alcune gare di appalto. Coinvolti imprenditori e funzionari pubblici. Armando Cusani si trova ora in carcere con l’accusa corruzione e turbativa della libertà degli incanti per un appalto da 700 mila euro sulla valorizzazione del complesso archeologico di Villa Prato a Sperlonga, la ristrutturazione del Comune di Prossedi per un importo di 230mila euro, l’affidamento del servizio di spazzamento delle strade extraurbane del comune di Priverno per un importo di circa 40mila euro, il restauro dell’istituto scolastico “Don Andrea Santoro” di Priverno di circa 35mila euro.

I provvedimenti di misura cautelare (4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 6 agli arresti domiciliari) sono stati emessi dal gip presso il tribunale di latina dott. Giuseppe Cario e sono scaturiti da un’articolata attività d’indagine, avviata dal nucleo investigativo e coordinata dal sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Latina dott. Valerio De Luca, a seguito di approfondimenti relativi al procedimento relativo al mancato intervento da parte del comune di Sperlonga in relazione agli abusi edilizi connessi alla realizzazione del locale albergo “Grotta di Tiberio”. Le indagini, condotte inizialmente dalla stazione carabinieri di Sperlonga avevano consentito di accertare l’inerzia dei responsabili dell’ufficio tecnico del locale Comune che si erano succeduti nel tempo, nell’avvio della procedura di ripristino dello stato dei luoghi, in applicazione della legge 380/2001, nonostante fosse evidente l’esistenza di un abuso edilizio emerso durante e dopo la realizzazione dell’albergo di Cusani, peraltro sancito da una sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Roma, sezione penale, nel 2014. In relazione a tale circostanza era stata ipotizzata anche l’ipotesi di corruzione in capo ai responsabili dell’ufficio tecnico del comune di Sperlonga che si erano succeduti nel tempo.

Nel mese di gennaio del 2016 la Procura di Latina delegava al nucleo investigativo del comando provinciale di Latina accertamenti finalizzati a sviluppare alcuni aspetti emersi durante le pregresse indagini ed approfondire gli illeciti rapporti fra gli indagati. Le investigazioni, svolte dal nucleo investigativo in collaborazione con il personale del Norm della compagnia di Terracina, oltre a confermare la sussistenza dei reati di corruzione in precedenza richiamati, hanno consentito di accertare l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di turbata libertà degli incanti e alla corruzione, al fine di pilotare le aggiudicazioni delle gare di appalto.

Le indagini hanno consentito di documentare l’operatività di un vero e proprio sistema corruttivo, attuato da una serie di società che, grazie alla collusione dei responsabili dei procedimenti, riuscivano ad “inquinare” le gare pubbliche di piccole e medie dimensioni tentando, ed in alcuni casi riuscendovi, a predeterminare la scelta del contraente.

Sei degli arrestati per l’operazione Tiberio andranno agli arresti domiciliari, altri quattro in carcere. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e di corruzione. Nell’indagine, sulla quale per il momento viene mantenuto stretto riserbo, sono coinvolti anche dirigenti,  funzionari pubblici e consiglieri comunali di Sperlonga ma anche di altri centri della provincia di Latina. Tra le persone arrestate figurano i nomi di un architetto di Anzio, Alessandra Bianchi, e un imprenditore di Nettuno, Mauro Ferrazzano.

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