Emergenza sporcizia. L'ira del sindaco: "Tra una settimana via i vertici dell'Ama" - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Emergenza sporcizia. L’ira del sindaco: “Tra una settimana via i vertici dell’Ama”

E i Verdi presentano un esposto in procura sui disservizi dell'azienda. "Inaccettabili i cassonetti stracolmi. Qualcuno non ha fatto il suo dovere"

rifiutiLe feste sono passate ma le strade continuano a essere sporche. E il sindaco Ignazio Marino, dopo aver visto con i suoi occhi che la “prova di Capodanno” non è stata superata, con i quartieri ancora soffocati da “immensi cumuli” di immondizia, prosegue nel suo affondo. Definendo la situazione di Roma “inaccettabile” e ammettendo che “qualcosa dobbiamo correggere” perché “Ama non ha fatto il suo dovere”. E se questa “non è una guerra” all’azienda municipalizzata, come ci tiene a precisare il chirurgo, poco ci manca.
“Non è accettabile vedere i cassonetti stracolmi e circondati dai sacchetti dell’immondizia  –  ha chiosato ieri dai microfoni di RadioRadio  –  Ho fatto un giro nelle periferie e ho verificato che l’Ama non ha fatto il proprio dovere. E questo è qualcosa che noi dobbiamo correggere”. Il problema, secondo il sindaco, “è la gestione perché come numero di mezzi e personale siamo ai massimi livelli del continente europeo”. La criticità, quindi, sta nell’organizzazione: “Invece di aumentare il personale è stato ancora una volta ridotto” lamenta. Ma la svolta è vicina. Prima, mercoledì 8, Marino incontrerà i sindacati (“bene la convocazione, auspichiamo che l’amministrazione si presenti, oltre che con le idee chiare sul management, con proposte concrete per rilanciare l’azienda e una corretta gestione del ciclo dei rifiuti” chiedono Claudio Di Berardino e Natale di Cola della Cgil). Poi, il giorno dopo, saranno annunciati i nuovi componenti del consiglio di amministrazione di via Calderon de la Barca, dopo che l’ex amministratore delegato Salvatore Cappello si era dimesso nel settembre scorso, seguito (un mese dopo) dall’intero cda, che ha fatto decadere anche l’allora presidente Piergiorgio Benvenuti. “La settimana prossima cambieremo radicalmente tutto il governo dell’Ama  –  ribadisce Marino  –  . Stiamo scegliendo persone che abbiano un percorso professionale dimostrato di capacità nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e spero davvero che il 2014 porti a questa città quel decoro che merita”. Un appello condiviso anche dal suo vice, Luigi Nieri: “I nuovi vertici dovranno cambiare tutto, a Roma non possiamo più tollerare cassonetti stracolmi e rifiuti per strada”. L’emergenza, iniziata a Natale ma non ancora finita, da Palazzo Senatorio è arrivata sul tavolo della procura. Ieri i Verdi hanno presentato un esposto per far aprire un’indagine per interruzione di pubblico servizio, danno ambientale e violazioni contrattuali nei confronti di Ama. “I romani  –  attacca il portavoce Angelo Bonelli  –  hanno il diritto di sapere come vengono utilizzati i soldi della tassa sui rifiuti che versano ad Ama e come vengono utilizzati gli 8mila dipendenti Ama, 421 a municipio”. A cui si sommeranno anche 500 addetti e oltre 100 mezzi delle cooperative sociali, come previsto dal piano straordinario del Campidoglio che ha stanziato 5 milioni di euro per la raccolta straordinaria. Ma in attesa che le strade vengano ripulite dai sacchetti, monta la polemica. “Accusando Ama il sindaco accusa se stesso, palesando le sue incapacità e soprattutto mettendo i romani davanti al fallimento dell’amministrazione” attacca il consigliere di Fratelli d’Italia Dario Rossin. Secondo il presidente della commissione Ambiente, il pd Athos De Luca, invece “serve un nuovo contratto di servizio che preveda un ribaltamento del sistema di raccolta: dalla centralizzazione basata su Malagrotta bisogna passare al decentramento con un vero e proprio federalismo anche fiscale per i municipi sulla scia del porta a porta”.

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