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TRULLO – La bomba-amianto nelle caserme

amiantio-caserma-trullo-0210Le caserme del Trullo piene d’amianto danneggiato e consumato stanno per essere bonificate: a marzo il ministero della Difesa e l’Agenzia del demanio dovrebbero cominciare i lavori di smantellamento e smaltimento dell’eternit nell’ex caserma Donato di proprietà del Demanio dello Stato.
Una notizia che i residenti del quartiere attendevano da anni, terrorizzati dai pericoli di una bomba ad orologeria pronta ad esplodere a pochi metri dalle loro finestre. La situazione è stata denunciata più volte: file di capannoni tutti uguali a poche decine di metri dai caseggiati ocra e, addirittura, dalla riserva naturale Valle dei Casali sul monte Cucco. Dei ventiquattro caseggiati, circa una ventina hanno ancora adesso tetti di amianto: in molti casi si è consumato, danneggiato, persino bucato.
Siamo nel XV municipio, zona Magliana: una volta qui c’erano le famose caserme del Trullo, oggi le strutture appartengono ancora al Ministero della Difesa. Le bonifiche che sono state effettuate negli anni passati hanno interessato solo alcuni dei fabbricati.
La notizia arriva da un comunicato di Fratelli d’Italia: “Roma Capitale tramite l’assessorato all’urbanistica e ai lavori pubblici, ci informa che si stanno predisponendo tutte le azioni necessarie al fine di rimuovere questi materiali, iniziando quindi quel percorso di riqualificazione dell’area che dovrà portare in un secondo momento alla creazione di spazi pubblici da destinare alle realtà territoriali”, scrivono Fabrizio Santori, consigliere regionale, Francesco Figliomeni, consigliere di Roma Capitale e Daniele Catalano, consigliere del Municipio XI.
“Erano anni che i cittadini del Trullo chiedevano a gran voce che si partisse da qui, dal rispetto della propria salute, della propria casa e della propria sicurezza, questo primo passaggio è la vittoria parziale di un quadrante disilluso da anni di bugie e menefreghismo da parte delle istituzioni – concludono gli esponenti Fdi – Noi prendiamo questo risultato come importante ma non conclusivo e vigileremo affinché il ministero della Difesa e l’Agenzia del demanio mantengano l’impegno preso su nostra sollecitazione, e sulle numerose richieste pressanti dell’Asl Roma 3, che a più riprese ha richiesto i progetti e i tempi di intervento della bonifica dell’area. Infine auspichiamo che quest’area possa successivamente essere destinata ai Carabinieri, per realizzare una nuova caserma, che andrebbe a rispondere alle richieste di maggiore sicurezza e presidio fisso provenienti dalla cittadinanza, oltre a scongiurare definitivamente il rischio che la caserma possa essere occupata o diventare un nuovo centro d’accoglienza per immigrati”.

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