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“Lontano da Accadia”: Johanna, Silvano e Roma galeotta

cover per lancioLa Roma del dopoguerra vista dagli occhi di un ragazzo arrivato da un paesino dell’entroterra pugliese, Accadìa, e quella degli anni Settanta vista da quello stesso ragazzo, diventato un luminare della chirurgia mondiale, e da una sua amica australiana, Johanna, protagonista di una contrastata storia d’amore. Strade, piazze, angoli, personaggi, visioni che fanno da sfondo a una storia di coraggio, solidarietà, amicizia ed amore: quella raccontata da Tommaso Gliozzi nel libro “Lontano da Accadia” (ed. Youcanprint) presentata nei giorni scorsi da Damiano Vozzolo e Cesare Protettì nella sala di Spazio5, a Roma, alla presenza dell’autore.

Un libro che mi ha preso sin dall’inizio – ha detto Vozzolo, ideatore e animatore degli incontri letterari di storiedicarta.net – e che ho divorato in due giorni. Una storia avvincente che mi impone di chiedere all’autore di scriverne ancora, in un sequel”.

Una storia che spazia dall’Australia – dove vive Johanna, compagna di giochi dell’infanzia trascorsa ad Accadìa con Silvano, il protagonista, diventato chirurgo di fama internazionale – alla Bulgaria, alla Cina, agli Stati Uniti dove Silvano si è formato e dove opera con successo nel campo dei trapianti.

Ma agli ampi orizzonti del continente australiano, alle sue città, ai suoi scenari oceanici e ai suoi sconfinati territori è proprio Roma – una Roma “galeotta” per Johanna e Silvano – che si contrappone con le sue architetture, le sue leggende, la storia che trasuda da mura antiche e dalle costruzioni degli anni del Ventennio fascista. Come in una carrellata cinematografica alla “Vacanze romane” o alla “Caro Diario”, in questo romanzo di Tommaso Gliozzi vediamo scorrere il mercato di Testaccio, la Piramide, Piazza del Popolo, piazza Navona con i suoi tavolini all’aperto, la Passeggiata Archeologica, l’Eur, la pineta di Castelfusano.

The BeatlesUna Roma “galeotta” per Johanna e Silvano, ma anche – in un altro senso -per il figlio di lei Daniel che vi tornerà, a conclusione della storia, dopo un drammatico evento. Una Roma comprimaria in molti episodi importanti di questo libro che offre al cinema, anche in questa occasione, – come ha detto Protettì – la base per una intrigante sceneggiatura”. “Roma del resto – ha commentato l’autore, Tommaso Gliozzi – è la mia città adottiva”. Una città di cui in parte reinventa la toponomastica dedicando una via a suo nonno Ettore, uomo di lettere e importante esponente della cultura calabrese.

Lontano da Accadia” è un romanzo che tiene avvinto il lettore sia per la forza della storia – che parte dalle violenze di un reduce di guerra sul suo figlio maschio (che tenterà di disconoscere) – sia per la ricchezza di riferimenti storici, geografici e politici, specialmente legati all’Australia dalle sue origini ai tempi dei primissimi esperimenti nucleari dopo Hiroshima e del primo movimento dei Verdi in assoluto al mondo. Johanna è convinta seguace dei Verdi e questo è l’unico motivo di contrasto con il marito. 

Tommaso Maria Gliozzi è nato ad Ardore, in Calabria. Ha trascorso ventisette anni all’estero come trade commissioner, per l’ICE, in Europa, in Nord America e in Australia. Vive tra Roma e Perth, seguendo ovunque la sua vocazione di sempre: scrivere storie di vita e di costume.

       Ha pubblicato: Foglie di Alloro (2007); Guardiano del talamo (2009); il romanzo Fammi grazia di un anno (2013) e diversi brevi racconti.    

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