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Ruby in aula, scontro Boccassini-Ghedini:Berlusconi non è candidato premier

Ruby, la ragazza marocchina al centro del processo contro Berlusconi è finalmente in aula dopo la lunga “vacanza ” in Messico, ma in Tribunale il problema è un altro. I giudici del tribunale di Milano si sono ritirati in Camera di Consiglio per decidere sulla doppia istanza di sospensione per legittimo impedimento di Berlusconi nel processo sul caso Ruby, in cui l’ex premier è imputato. L’istanza è stata avanzata dalle difese per motivi elettorali in quanto l’ex capo del Governo ora è capo della coalizione del Pdl. Con la richiesta di bloccare i processi, la difesa ha chiesto anche la sospensione dei termini di prescrizione e ha ricordato che, in un’analoga situazione, in passato vennero fermati i processi Ariosto e Mills. Silvio Berlusconi “non è il segretario politico nazionale del partito, perché è Alfano, e non è nemmeno il candidato premier” ha detto il pm Ilda Boccassini chiedendo il rigetto delle istanze della difesa. “La riunione di oggi tra l’altro – ha aggiunto il pm Boccassini – si svolge nella sede privata di Berlusconi, a palazzo Grazioli”. “Io chiedo che questo processo vada avanti, perché un processo non può essere sospeso per una campagna elettorale. Questa richiesta non è una questione di diritto che si deve affrontare in un tribunale”, ha aggiunto Boccassini.
La difesa ha chiesto al tribunale di sospendere sin da oggi il processo in quanto l’ex premier è capo della coalizione del Pdl. L’avvocato Ghedini ha formalizzato l’istanza spiegando che ieri sono stati depositati tutti i simboli e che per i capi della coalizione da oggi è aperta la campagna elettorale e pertanto il legittimo impedimento per il leader del Pdl non è solo per oggi ma è generale e copre tutta la campagna elettorale.
L’avvocato Ghedini ha formalizzato davanti ai giudici della quarta sezione penale la richiesta di sospendere il processo a causa di un legittimo impedimento per oggi dell’ex premier, in quanto impegnato a Roma in una riunione a Palazzo Grazioli per preparare “le singole liste”. Il legale su questo punto ha depositato una lettera di convocazione della riunione firmata da Angelino Alfano. Il difensore, inoltre, ha chiesto, per una questione di opportunità in generale e per evitare anche una “strumentalizzazione” mediatica del processo, la sua sospensione per tutto il periodo della campagna elettorale.

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