Il Pd ci prova, Boldrini e Grasso. Pdl: scheda bianca. E le matricole grilline? Aspettano - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il Pd ci prova, Boldrini e Grasso. Pdl: scheda bianca. E le matricole grilline? Aspettano

Stallo, stallo, stallo. Ma i tempi stringono e mercoledì Napolitano vorrebbe cominciare le consultazioni. E servono i presidenti di Camera e Senato. Dunque qualcuno deve fare il primo passo. Il Colle ha spazzato via l’incognita autoreferenziale di Monti, che stia a fare il presidente del consiglio finchè serve. E che gli altri si sbrighino .Pier Luigi Bersani ha proposto Laura Boldrini per la presidenza della Camera e Piero Grasso per il Senato. Scelte di alto profilo. Possono andare? L’indicazione e’ arrivata durante la riunione dei gruppi Pd. La scelta del Pd e’ caduta dunque su Boldrini, esponente di Sel ed ex portavoce della Unhcr in Italia. Al Senato andrebbe’ invece l’ex Procuratore Antimafia. “Per noi la responsabilita’ e’ cambiamento e queste candidature vanno in questa logica”, ha spiegato Bersani ai deputati. Le sue parole sono state accolte da un applauso. “Continueremo ad avere un atteggiamento di reciprocita’ e condivisione anche per le presidenze di commissione”, ha assicurato. – Pier Luigi Bersani ha commentato con soddisfazione la scelta di Laura Boldrini e Piero Grasso alla presidenza del Senato. “Credo che abbiamo fatto una scelta giusta”, ha detto il segretario del Pd. Abbiamo cercato fino all’ultimo con responsabilita’ e condivisione, continueremo cosi’, ci dispiace che questo non abbia corrisposto ad una assunzione di responsabilita’ degli altri”, ha aggiunto, “abbiamo dimostrato che se tocca a noi decidere sappiamo come fare”. “E’ stata – ha aggiunto – una scelta di grande forza. Sono due persone di lungo corso nella societa’ e hanno mostrato grandissima sensibilita’, capacita’, un’enorme forza civica e morale che serve come messaggio al Paese”. “Le altre forze politiche decideranno, ognuno si prenda le sue responsabilita’”, ha concluso.
“Il fantasma di Bersani, con le candidature Boldrini-Grasso, certifica il fallimento della sua strategia. Il Pd e’ chiaramente in un vicolo cieco”, replica a distanza Daniele Capezzone, portavoce nazionale Pdl. “Per due settimane, ha rifiutato di prendere atto del risultato elettorale; ha rifiutato una linea di ragionevolezza; ha tenuto fuori dal tavolo i temi veri che stanno a cuore agli italiani, tasse, crescita, sviluppo; si e’ dedicato a giochetti di Palazzo che non gli sono neppure riusciti; ha agito da mediocre ruota di scorta rispetto all’aggressione mediatico-giudiziaria in corso contro Silvio Berlusconi. Oggi – conclude – Bersani e il Pd raccolgono quello che hanno seminato”.
Nella seconda e, forse decisiva, giornata di votazioni in Parlamento per eleggere i presidenti di camera e Senato, il Pdl, secondo quanto viene riferito, e’ intenzionato a confermare la linea della scheda bianca. Almeno a Montecitorio, mentre per quanto riguarda Palazzo Madama i pidiellini, attualmente riuniti, potrebbero decidere di optare per l’indicazione del nome di Renato Schifani. Al momento, viene ancora riferito, e’ solo un’ipotesi di cui si sta discutendo. Il Pdl potrebbe infatti decidere di proseguire con la scheda bianca anche per il Senato.
I grillini sembrano ancora in gita scolastica, arroccatio sugli scanni più alti dell’aula. Restano sui loro candidati. E aspettano.

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