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Marino, Hiroshima è una ferita ancora aperta in ciascuno di noi

Ignazio Marino

Ignazio Marino

“Un tragico evento che costituisce una ferita ancora aperta in Giappone e nella storia del XX secolo. Una ferita ancora aperta in ciascuno di noi”. Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, durante la celebrazione al Pantheon del 68/mo anniversario della tragedia di Hiroshima. “Una ferita ancora aperta – ha aggiunto – in tutti coloro che credono nei valori del dialogo, del confronto e della reciproca comprensione per risolvere le controversie internazionali. In tutti coloro che credono davvero, nel profondo del cuore, che la parola ‘Pace’ abbia un senso universale ed essenziale per l’intera umanità”. “Purtroppo, ancora oggi, il nostro pianeta è disseminato da forme di guerra, terrorismo e violenze di ogni natura, che senza sosta generano sofferenze e orrore. Questo significa – ha concluso Marino – che nel mondo la pace è ancora un obiettivo lontano da raggiungere”.
Il sindaco della capitale ha poi manifestato l’intenzione di dedicare alla memoria delle vittime di Hiroshima e Nagasaki ” una via, un parco o una piazza”.
Con Marino al Pantheon, Athos De Luca, presidente del Comitato ‘Terra e Pace’, e la madrina della manifestazione Carla Fracci.

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