Nubifragio nella notte sulla Capitale, Roma affoga. Ed è allerta Tevere - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nubifragio nella notte sulla Capitale, Roma affoga. Ed è allerta Tevere

nubifragi_RomaRoma si è svegliata sotto un timido sole questa mattina dopo il violento nubifragio che si è abbattuto nella notte, in particolare tra le 23 e le 2. La pioggia incessante (sono caduti oltre 110millimetri di acqua) ha provocato diversi disagi tra allagamenti e alberi caduti in varie zone della città. In totale sono circa 150 gli interventi eseguiti la notte scorsa dai vigili del fuoco: le zone più colpite sono state quelle verso il litorale, come Acilia e Casal Palocco, in particolare per allagamenti di seminterrati di abitazioni e sedi stradali, e la zona nord della capitale, con l’acqua negli stabilimenti a Settebagni e in via Salaria. Momenti di panico per chi si trovava in strada: molte persone sono rimaste intrappolate nella propria auto mentre la pioggia continuava a cadere, come è successo in via Portuense dove un uomo è stato soccorso perché bloccato all’interno della propria vettura in panne. Stessa scena nel sottopasso della stazione Tiburtina, dove un’altra persona ha chiesto l’intervento dei pompieri per uscire dalla propria auto rimasta in mezzo all’acqua. Intanto, i tecnici tengono sotto controllo il livello del Tevere che, all’altezza di Ripetta, è a 8,28 metri, come dimostrano i dati comunicati dal Centro funzionale regionale. Monitorato anche l’Aniene.

Danni in città. Il maltempo ha provocato un black out a Testaccio, rientrato dopo qualche ora: tutti i negozi nella mattinata sono rimasti chiusi per guasti elettrici. L’ufficio postale, invece, resta chiuso tutto il giorno. Molti i danni anche su via Salaria, all’altezza di Settebagni, dove sono caduti alberi e cartelloni pubblicitari: in via Monte di Casa sono allagate anche alcune abitazioni In via Collatina i disagi proseguono: intorno alle 7.45 la strada è stata chiusa all’altezza del Gra e fino a via dell’Acquavergine per la rimozione di due alberi caduti. Problemi anche a Roma nord, dove diversi alberi sono caduti a Casal del Marmo. Alcune strade, come la Nomentana, verso il Raccordo Anulare sono allagate. I vigili del fuoco stanno continuando ad effettuare interventi su chiusini e fognature.
Il nubifragio che si è abbattuto nella notte sulla Capitale ha allagato anche il sottopasso della stazione Tiburtina. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco dal centro di Roma e dal quartiere Prati, per alberi caduti e pericolanti. A Monte Mario sono molti gli interventi per cornicioni pericolanti.

In tutto, la Protezione civile di Roma Capitale è stata impegnata in settanta interventi tra allagamenti stradali e di abitazioni, disostruzione tombini e caditoie, potature straordinarie, un abbattimento per albero pericolante in via Leone IV e un albero caduto in via Britannia, oltre a pulizia dei marciapiedi per caduta foglie e contenuti smottamenti che hanno interessato in particolare il territorio del Municipio XV, in via Formellese e in via della Giustiniana. Lo stato di allerta meteo continua, informa la Protezione Civile di Roma Capitale, e rimangono attivi tutti i presidi operativi e le squadre di rafforzamento della Protezione Civile. Le zone più colpite dagli allagamenti sono state via Tiburtina, via di Pietralata, la zona Infernetto, via Boccea, via di Tor di Quinto, via Salaria, per un tratto di circa un chilometro tra la Tangenziale e il Grande raccordo anulare, in entrambi i sensi di marcia, Corso Francia, Prima Porta.

Il vento ha sferzato sul litorale. Numerose le segnalazioni di allagamenti ad Ostia e sulla Cristoforo Colombo, la principale arteria che collega il litorale con la Capitale. Forti raffiche di vento anche a Sabaudia.
A Ostia è stato evacuato l’asilo comunale Isole Azzorre in via delle Azzorre. La scuola aveva segnalato alla polizia di Roma Capitale X Mare problemi di stabilità del tetto. I vigili del fuoco hanno dichiarato inagibile la scuola a causa di infiltrazioni d’acqua anche in prossimità di un quadro elettrico che avrebbero potuto creare un corto circuito. I bambini in attesa dell’arrivo dei genitori sono stati portati in palestra. Stessa situazione a Valmelaina, a Roma. Nella notte è crollato il solaio dell’Asilo Nido comunale “Eureka”, il controsoffitto ha ceduto in alcune aule e nei bagni a causa di infiltrazioni nel tetto. Il nido Eureka, che fa parte del Municipio III, era stato chiuso dal 2010 al 2012 per una completa ristrutturazione, lavori costati 400 mila euro. Oggi pomeriggio avrebbe dovuto ospitare una festa in occasione della “Giornata Mondiale per i diritti dell’Infanzia”.
Disagi e allagamenti nella zona di Fiumicino, tra Isola Sacra e Passo della Sentinella, alla foce del Tevere. In quest’ultimo comprensorio sono dovuti intervenire i volontari della protezione civile locale in alcune abitazioni allagate a causa anche, per via della mancanza di energia elettrica, del mancato funzionamento delle pompe di aspirazione.

Disagi all’aeroporto di Fiumicino. Il Leonardo da Vinci martedì pomeriggio non ha retto il violento temporale: sospeso il traffico aereo per oltre un’ora, 13 i voli dirottati, circa 2mila i passeggeri rimasti bloccati e ritardi sulle partenze fino a 12 ore. I tecnici infatti hanno calcolato che sono caduti 70 millimetri d’acqua in poco più di un’ora, ma le caditoie possono contenerne 18: un problema strutturale dunque che ha comportato allagamenti e infiltrazioni agli arrivi dei Terminal 1 e 3. Tuttavia, un evento eccezionale e senza precedenti: “La capienza delle caditoiee degli scoli dell’acqua sono calcolati con le massime di cadute di pioggia” spiega Stefano Donnarumma, ingegnere e direttore Airport Management di Adr “ma negli ultimi anni il clima è cambiato e già sono in programma degli interventi proprio sulle reti idriche e gli impianti di drenaggio dello scalo romano che verranno tarate per contenerne fino a 32 millimetri. In una parte dell’aeroporto – sottolinea – sono state già sostituite, però l’eccezionalità dell’evento avrebbe comunque comportato problemi e disagi. Era impossibile prevedere un temporale di quelle dimensioni. La macchina della task-force comunque ha funzionato molto bene tanto che l’aeroporto è rimasto operativo, il problema è stato sulle piste ma non per gli allagamenti”.
L’ordine di sospendere il traffico aereo sui cieli della capitale è arrivato infatti dall’Enav (l’Ente nazionale assistenza al volo): “Con la scarica di fulmini sarebbe stato troppo pericoloso far rifornimento di carburante a terra” conclude l’ingegnere Donnarumma “nello stesso tempo, il vento era troppo forte per permettere ai voli pronti al decollo di effettuare le manovre in pista. È stato necessario fermare tutto il traffico aereo e coordinare l’aeroporto romano con quelli più vicini e non interessati dalla tempesta”. E durante l’emergenza anche Aeroporti di Roma ha attivato tutte le misure di sicurezza: messe al lavoro 20 lavasciuga e aspira liquidi, chiamati in servizio 50 tecnici che hanno verificato l’impianto elettrico, altre 20 persone sono state attivate in supporto al personale impiegato per la manutenzione e 35 impiegati sono stati disposti ai desk information per assistere i passeggeri rimasti bloccati a terra. Intanto, lo scalo romano si è già attrezzato anche contro la neve. Il timore infatti è che possano verificarsi altri episodi come quello del 2012. Per questo sono state aumentate del 25% le attrezzature necessarie per l’emergenza e aumentato il numero degli spala neve e spargi sale.

Maltempo con danni e disagi anche in provincia di Frosinone. E’ stato il forte vento la notte scorsa a causare una vera emergenza con oltre trenta interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale. Le zone più colpite tra Frosinone, Cassino e Ceprano. Numerosi gli alberi sradicati e abbattuti sulle strade che hanno provocato,in alcuni casi, anche il momentaneo blocco della circolazione. Abbattuti anche diversi cartelloni stradali.

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