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Tutti mascherati per carnevale, ma con un occhio al risparmio

carnevale_tusciaNon si può immolare in nome della crisi economica anche a festa laica più amata dai bambini. Carnevale resiste, nonostante tutto, ai morsi della crisi, dei tagli obbligati di budget, dell’insicurezza economica che attanaglia le famiglie. Certo, si fa più attenzione, magari si porta dalla sartina di quartiere l’abito o la maschera della sorella maggiore per farla sistemare, adattare. Però alle festicciole dei bambini non si rinuncia.

Poi ci sono due scuole di pensiero: chi scegli di farsi devastare casa da orde di monelli vestiti da Ninja o Uomo Ragno e da plotoni di principesse, e chi magari affitta una sala (in un locale, in una parrocchia, magari un ex cinema riadattato), e ordinare un piccolo buffet.

La comodità è sicuramente notevole: una struttura ampia, magari un rinfresco adatto ai piccoli avventori, un servizio di animazione già compreso senza dover rincorrere sui cellulari i vari animatori cittadini. Nelle sale private, ludoteche ad esempio, la spesa media è di circa 200 euro per l’affitto della sala. Le voci in capitolo aumentano se la struttura obbliga all’uso del catering interno o se vi sono animatori. Generalmente, a detta delle mamme, la festa fuori casa è la soluzione migliore, specialmente a Carnevale. Sugli inviti dei party carnevaleschi per le piccole iene, infatti, campeggiano divieti ai coriandoli, ma le stelle filanti, miste a popcorn e pizzette appiccicate al pavimento, non sono da meno. E quindi meglio tutti fuori dalle mure domestiche. Il consiglio è: prenotate in anticipo. Molte mamme approfittano di Carnevale per festeggiare in ritardo i compleanni dei bambini nati in estate o durante le feste di Natale e che per questo motivo non hanno potuto festeggiare con la classe.

Certo il Carnevale di Roma (22 febbraio-4 marzo) si svolge anche nelle strade e nelle piazze. Nella Capitale si festeggia in via del Corso, con spettacoli della Commedia dell’arte, le sfilate in maschera, la festa dei moccoletti e la famosa corsa dei cavalli berberi. Via del Corso, la via principale del centro storico di Roma, la riga retta che corre tra Piazza Venezia e Piazza del Popolo, deve il suo nome alla Corsa dei Barberi, un vero e proprio palio cittadino, una corsa di cavalli, che rappresentava l’evento più importante del Carnevale Romano. Promossa da Papa Paolo II, venne abolita dal re Emanuele II nel 1874, a causa della morte di un giovane spettatore, travolto dai cavalli in corsa. Si fa festa anche a Piazza Navona, a piazza del Popolo, e anche lungo la via Tiburtina dove l’appuntamento è per martedì grasso, con una sfilata in maschera lunga oltre oltre un chilometro, con tanto di carri allegorici, musica e gruppi in maschera. Tanti anche gli eventi in provincia di Roma: probabilmente il Carnevale di Ronciglione è il più famoso del Lazio. Coloratissimi carri allegorici, majorettes, gruppi in maschera e a tema e l’ immancabile banda cittadina fanno parte del corteo che invade le strade del centro storico. A Tivoli, invece, le festività venivano aperte nella notte che precedeva la festa di S. Antonio, e a dare inizio alla festa erano solitamente le “Livarole”, le giovani raccoglitrici delle olive. Quest’anno le sfilate dei carri allegorici e dei gruppi mascherati del Carnevale di Tivoli si terranno nei giorni 9, 16 e 23 febbraio e 2 marzo. Negli stessi giorni, poi, sarà allestito un mercatino del Carnevale, che offrirà prodotti locali e non solo.  Andrea Ronzi

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