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Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Al S. Giovanni la piattaforma chirurgica robotizzata con controllo a distanza Da Vinci e il golden standard della chirurgia nella lotta al cancro della prostata

Parla la dr.ssa Ilde Coiro: "E’ un’esperienza sorprendente trovare qui già realizzata un’eccellenza inserita nel contesto sanitario europeo più innovativo "

chirurgia_robotizzataL’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata si pone al centro della chirurgia robotica urologica richiamando a Roma il 27 febbraio in un meeting in lingua inglese gli esperti dei più importanti Centri d’Europa, tra cui Prokar Dasgupta da Londra, Michael Stockle da Amburgo, Peter Wilklund da Stoccolma con l’obiettivo di formare i chirurghi urologi alle nuove tecnologie e all’utilizzo dei nuovi strumenti robotici miniaturizzati del sistema di chirurgia robot assistita daVinci.

Durante il Congresso Internazionale di Chirurgia Urologica che si è tenuto a Roma il 27 febbraio, due interventi chirurgici di prostatectomia radicale effettuati nelle sale allestite a tecnologia avanzata con la piattaforma tecnologica Da Vinci, dal prof. Gianluca D’Elia, Direttore della Unità operativa di Urologia e Direttore scientifico della Fondazione per la ricerca in Urologia, e dal prof. Alex Mottrie, Direttore del Centro di training europeo di chirurgia robotica di Bruxelles, sono stati trasmessi in collegamento audio video satellitare al centro didattico del corso ERUS-ESU Course Robotic Prostatectomy – Live Surgeries per essere approfonditi e discussi in diretta da illustri esperti italiani della materia, quali Bernardo Rocco (Milano), Vincenzo Ficarra (Udine), Vito Pansadoro (Roma) e Vincenzo Mirone (Napoli) Presidente della Società Italiana di Urologia.

La chirurgia robotica si è sviluppata nel campo dell’urologia, ed in particolare, nella terapia del cancro della prostata, malattia dal forte impatto sociale, che grava la collettività di forti costi, a fronte di ottimi tassi di guarigione (ca. 85 % a 10 anni) se diagnosticata in fase iniziale e trattata chirurgicamente.

Nel passaggio dalla tecnica chirurgica tradizionale a quella mini-invasiva, la chirurgia robot assistita dal Da Vinci rappresenta l’ultima evoluzione innovativa grazie alla visione tridimensionale ingrandita ad alta definizione e all’estrema precisione della dissezione chirurgica in grado di ottenere risultati sorprendenti per il mantenimento di un alto livello di qualità di vita del paziente dopo l’intervento.

Nel campo delle prostatectomie, la chirurgia robotica rappresenta quindi il GOLDEN STANDARD anche perché in grado di preservare dopo l’intervento, la continenza urinaria e la funzione erettile del paziente.

In Italia sono 64 i Robot daVinci presenti nelle strutture sanitarie, anche se distribuiti in maniera non omogenea (35 al Nord, 19 al Centro, appena 10 al Sud e nelle isole); una presenza che ci colloca al quarto posto nel mondo e al secondo posto in Europa, dopo la Francia, ma prima di realtà quali Germania e Gran Bretagna.

Svolto un lungo training teorico e pratico in centri stranieri, avvalendosi della piattaforma chirurgica robotizzata con controllo a distanza daVinci – acquisita dall’Azienda ospedaliera con una elargizione liberale da fondazione bancaria e con un residuo di finanziamento in conto capitale ex art. 20 l.67/88 finalizzato al potenziamento dell’attività chirurgica con tecnologie avanzate – dal 2008 l’equipe guidata del prof. Gianluca D’Elia applica ormai abitualmente la tecnica robotica agli interventi di prostatectomia radicale.

Da allora “presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata abbiamo effettuato più di 1.000 interventi di chirurgia robotica con il sistema Da Vinci” – continua il Prof. D’Elia – “di cui 612 per patologie tumorali urologiche e 390 per patologie tumorali intestinali.”

L’ospedale S. Giovanni è stato quindi accreditato dalla Società Internazionale di Urologia come sede di formazione della chirurgia robotica urologica e l’utilizzo della piattaforma Da Vinci rappresenta il golden standard della prostatectomia radicale.

 

Parla la dr.ssa Ilde Coiro, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata

la dr.ssa Ilde Coiro

“E’ un’esperienza sorprendente trovare qui già realizzata un’eccellenza inserita nel contesto sanitario europeo più innovativo.

L’uso della tecnologia Da Vinci nella prostatectomia radicale robotica è una tecnica innovativa che indubbiamente offre concrete possibilità di cura e di miglioramento della qualità di vita al paziente con vantaggi sul piano sociale e quindi anche alla collettività.
In quanto attività standardizzata è anche in grado di sviluppare risparmi di spesa a medio e lungo periodo laddove si considerino anche gli indubbi vantaggi sociali e della collettività.
A fronte di un investimento iniziale risalente al 2007, se impiegata in larga scala, consente per questo Complesso ospedaliero anche la diminuzione di alcune voci di spesa dei costi diretti:
– riduzione del tempo di degenza ospedaliera (al S. Giovanni di norma due giorni);
– minori perdite ematiche con drastica riduzione del numero di trasfusioni di sangue (al S. Giovanni, dove in media sono previsti 100 ml a intervento nei 520 casi finora eseguiti, non si è resa necessaria nessuna trasfusione);
– riduzione della terapia antidolorifica, grazie al minor dolore post-operatorio;
– ottimizzazione delle risorse nell’impiego delle ore di assistenza medica ed infermieristica (ad esempio l’assistenza in terapia sub-intensiva o intensiva post-operatoria non è necessaria).
Ma i vantaggi clinici e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti concorrono anche alla diminuzione dei costi indiretti e quindi dei carichi sociali consentendo un ritorno precoce alla attività lavorativa e sociale (di norma, 2 settimane) con minore perdita di produttività lavorativa; oltre la diminuzione dei costi legati al trattamento delle complicanze a medio e lungo termine.
Nel 2013 sono stati 523.000 gli interventi effettuati con il Robot Da Vinci nel mondo, con un trend di crescita del 23% rispetto all’anno precedente.
In Italia, sempre lo scorso anno, ne sono stati effettuati 10.000, con un incremento del 15% rispetto al 2012.
Negli Stati Uniti, le proiezioni per l’anno 2014 prevedono che più del 95 % delle prostatectomie radicali verranno eseguite con la tecnica robotica.
Per l’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata si prevede un ulteriore miglioramento rispetto agli standard già raggiunti con la prostatectomia radicale tradizionale e con la prostatectomia radicale laparoscopica.
Il pubblico è molto attento alle innovazioni in sanità e questa branca della chirurgia si è imposta anche per il passa-parola dei pazienti. Non a caso la nostra Urologia riceve note di apprezzamento anche sui social network e i numerosi encomi post degenza confermano l’entusiasmo con cui vengono accolti gli esiti delle scelte tecnologiche innovative effettuate nel passato.
Ma il Robot Da Vinci non è solo un fenomeno mediatico, come ben dimostra la curva in crescita delle pubblicazioni scientifiche indicizzate che hanno raggiunto il numero di 450 nel 2013.
Alla luce di queste evidenze appare doveroso rendere condiviso il nostro know how tecnologico e professionale specialistico per la crescita di una nuova classe di chirurghi preparati a recepire i nuovi sviluppi e progressi della chirurgia e delle sue tecniche più avanzate in un programma economico più ampio in linea con le scelte di campo che andranno assunte dal SSN per rendere compatibili l’efficienza allocativa delle risorse, l’efficienza tecnica e l’equità nell’erogazione delle prestazioni ai cittadini”.

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