Viterbo, a Belcolle il Dea di 2° livello? - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Viterbo, a Belcolle il Dea di 2° livello?

belcolleNel piano regionale di riorganizzazione sanitaria ancora non è stato messo nero su bianco, ma l’ospedale di Belcolle avrà un Dea di secondo livello. Con il dipartimento di emergenza e accettazione superiore all’attuale l’ospedale diventerà un polo sanitario di riferimento per tutta l’area nord del Lazio, da Civitavecchia a Rieti. Il Piano operativo redatto dalla Regione per il ministero della Salute è infatti «un passaggio fondamentale per arrivare alla trasformazione in II livello. Anche il ripristino della neurochirurgia h24 è un passaggio inderogabile per rafforzare la qualità del servizio.commissario straordinario, Luigi Macchitella, annuncia di voler recuperare l’ex ospedale Grande degli infermi, la grande struttura chiusa nel 2002 perchè dichiarata pericolante. Due le ipotesi allo studio della Asl: «Affittarla a qualcuno oppure trasfrire lì gli uffici ora ospitati alla Cittadella alla Pietrare».
Si tratta di un’operazione enorme, il cui esito è legato a doppio filo al Comune: «Sono in contatto con Palazzo dei Priori. Potremo lavorare insieme: è interesse reciproco valorizzare l’area, anche nell’ottica del rilancio del centro storico», dice Macchitella. Che, come commissario, aveva annunciato più volte di voler tagliere le spese superflue «come gli affitti». Affitto che per la Cittadella costa un milione e 200mila euro l’anno: la struttura ospita tutti gli uffici e i servizi sanitari senza degenza ospedaliera, per quasi 700 dipendenti.
Entro un mese la decisione sugli uffici, due le alternative: costruire una palazzina di fronte a Belcolle oppure trasferirsi all’ex ospedale

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login