Partiti gli ultimi bagagli, dopo le proteste. Fiumicino alla normalità | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiumicino torna alla normalità dopo la protesta: partiti gli ultimi bagagli

I bagagli rimasti in giacenza dopo la protesta

I bagagli rimasti in giacenza dopo la protesta

Sarà smaltita anche l’ultima parte di bagagli in giacenza all’aeroporto di Fiumicino, accumulatisi dalla scorsa domenica a seguito dello stato di agitazione del personale di assistenza a terra Alitalia. A confermarlo sono fonti della compagnia aerea. Così come avvenuto ieri, anche oggi nello scalo romano, nonostante il massiccio afflusso di passeggeri in transito, in questo secondo fine settimana di agosto da bollino rosso, è proseguito senza sosta il lavoro della task force di Alitalia e di Aeroporti di Roma per smaltire gli ultimi bagagli in giacenza. Nell’area tecnica della compagnia, a poche centinaia di metri dalle piste usate per i decolli e gli atterraggi, le valige rimanenti che si trovano nell’hangar denominato ‘Avio 3’, sorvegliate a vista da vigilantes privati, vengono caricate a bordo sia a bordo di container sia nelle stive degli aerei e fatte ripartire per le destinazioni del network Alitalia. Per quanto riguarda l’operatività dei voli Alitalia a Fiumicino, oggi non si sono registrati ritardi nella partenza dei voli. All’origine delle improvvise azioni di protesta, da parte del personale di assistenza a terra della compagnia, iniziate dalla scorsa domenica, le preoccupazioni per le sorti occupazionali e la scure degli oltre 2000 esuberi, in vista dell’imminente firma sull’accordo con la compagnia emiratina. Sulla questione ieri sera il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, si è mostrato ottimista e ha spiegato che degli oltre 2.100 lavoratori che dovrebbero uscire, 1.250 verranno riassorbiti subito. In circa 200 facendo manutenzione direttamente in Italia. Il ministro mostra però anche contrarietà rispetto alle piccole sigle sindacali che hanno in qualche modo messo in difficoltà lo scalo e proprio nei giorni di maggior afflusso di turisti. Il ministro, rivolgendosi «ai sindacati, anche piccoli, che in questi giorni hanno bloccato Fiumicino» sottolinea infatti: «la gestione degli esuberi è l’impegno più forte che si è preso il governo».

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