Stadio Roma, il Pd elenca i suoi dubbi. Per Cosentino "si farà" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Stadio Roma, paletti dal Pd. Il segretario Cosentino: “Scommessa che si può vincere”

Gli esponenti dem in pressing per la pubblica utilità del progetto: indispensabile una mobilità adeguata

stadio romaÈ un «sì condizionato» quello che arriva dal Pd al nuovo stadio della Roma, l’impianto sportivo da 60 mila posti che dovrebbe sorgere a Tor di Valle, quartiere a sud della Capitale e storica sede del trotto romano. Nella riunione dei democratici, oggi in via delle Sette Chiese, è stato analizzato il preliminare del progetto ponendo alcuni paletti affinchè dalla società giallorossa arrivino garanzie su alcuni punti determinanti, primo fra tutti il legame tra la società sportiva e la proprietà dello stadio, al momento indipendenti l’una dall’altra. Appare entusiasta il segretario romano del Pd, Lionello Cosentino, secondo il quale «il nuovo stadio è una bella scommessa per Roma, non solo per la Roma. Una scommessa che si può vincere». «Il sindaco Marino e l’assessore Caudo – sottolinea – si sono mossi beni, teniamo alla qualità del progetto, al trasporto su ferro, alle opere pubbliche previste, al nuovo parco pubblico e teniamo alla trasparenza delle procedure. È per questo ci batteremo perchè la delibera tenga conto delle osservazioni intervenute in un dialogo positivo con la città». Ancora 48 ore e giovedì prossimo sarà proprio la giunta Marino a dover deliberare il «pubblico interesse» dell’opera, «conditio sine qua non» per dare il via libera alla conferenza dei servizi regionale e successivamente all’apertura dei cantieri che – salvo complicazioni – potrebbe arrivare per la prima metà del 2015. «È una occasione per Roma ma tutto deve essere fatto in totale trasparenza – continua Cosentino -. Le osservazioni di questi giorni sono anche fondate: il vincolo deve essere definito contrattualmente nella convenzione anche con penali nel rapporto tra la società sportiva e la proprietà dello stadio, perchè facciamo uno stadio per la società sportiva Roma non per un imprenditore privato e basta». «Abbiamo lavorato per migliorare l’ipotesi preliminare e renderla più sostenibile e adeguata ad un intervento che cambierà l’assetto di un quadrante strategico per la città – sottolinea il capogruppo del Pd in Campidoglio, Francesco D’Ausilio -. Fuori dall’emotività delle legittime attese dei tifosi, con rigore, abbiamo lavorato nell’interesse della città, per garantire un forte ritorno pubblico». Ora la palla passa al sindaco Marino, di rientro dalle ferie negli Stati Uniti, e ai suoi assessori. Giovedì è atteso il via libera per tenere accese le speranze dei tifosi giallorossi di avere uno stadio tutto loro.

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