Festival di Roma, Noce: "Il mio thriller Foresta di ghiaccio pieno di umanità" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Festival di Roma, Noce: “Il mio thriller Foresta di ghiaccio pieno di umanità”

«Volevo provare a realizzare un film di genere, un thriller con un forte elemento sociale, in cui ci fossero emotività e regole stilistiche da seguire». Così Claudio Noce parla del suo ultimo film, La foresta di ghiaccio, in corsa alla nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (16-25 ottobre) nelle sezione principale Cinema d’oggi 2014. Il regista di Good Morning Aman, da sempre sensibile ai temi dell’immigrazione e dell’identità, porta sullo schermo il mistero che si sviluppa dietro l’apparente serenità di un piccolo paese alpino. Nel cast del film, che sarà distribuito da Fandango, Emir Kusturica, Ksenia Rappoport, Domenico Diele e Adriano Giannini. «Mi fa piacere che Marco Muller abbia parlato di ‘un film di frontiera all’interno di un lavoro di generè – dice ancora il regista -. Volevo mettere in scena qualcosa che fosse legato alla realtà, ma rispettando una grammatica cinematografica precisa. In questo senso è stato un film difficile, una vera sfida». Questa la trama. Con una tempesta che incombe minacciosa sullo sfondo, un giovane tecnico specializzato, Pietro (Domenico Diele) arriva nella valle per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota e si trova improvvisamente di fronte ad una strana sparizione. Siamo a meno 15 di temperatura e a 2200 metri di altezza, c’è un inquietante muro di cemento di una diga che sembra un confine tra uomini e una natura aspra. Qui c’è appunto un manipolo di operai che si occupano della manutenzione della centrale elettrica, ma che non mancano anche di fare un lavoro clandestino: quello di far transitare ad alta quota immigrati clandestini dalla Slovenia verso l’Europa centrale. Pian piano Pietro, che è ignaro da quello che succede, si trova a scontrarsi con Lorenzo (Adriano Giannini) e Secondo (Emir Kusturica). Quando Lorenzo scompare, Secondo che non è altri che il capo della banda e vive solitario con un cane, cercherà di trovarlo. In scena nel film anche una bella zoologa esperta di orsi (Ksenia Rappoport), in realtà un poliziotto sotto copertura che vuole vederci chiaro su quello che accade. Il film è stato girato interamente nella Val Daone a ovest di Trento e il nucleo centrale della vicenda si svolge attorno alla diga di Malga Bissina.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login