Omofobia, dalla Regione 120mila euro contro il fenomeno a scuola. Alfano torna ad attaccare Marino | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Omofobia, dalla Regione 120mila euro contro il fenomeno a scuola. Alfano torna ad attaccare Marino

Il ministro se la prende contro la tassazione di Roma, tra le più alte d'Italia

«Questo è il più grande piano in Italia contro l’omofobia nelle scuole. Oggi è una giornata importante, perchè rappresenta un passaggio di testimone tra chi ha individuato le risorse e offerto le linee guida e chi ora entra in campo». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti presentando il piano regionale antiomofobia. «Questo – ha aggiunto – è il rapporto corretto tra associazioni e istituzioni e scommettiamo che questo tipo di collaborazione potrà far crescere la qualità dell’offerta. Dobbiamo diventare una società che fa delle differenze non un problema ma un’opportunità. Si riflette troppo poco – ha proseguito Zingaretti – su quanto alla crisi economica sia legata anche una crisi sociale e una crisi civile che è meno dibattuta e che fa capolino nella cronaca nera o nelle cronache urbane. È un’illusione dire ‘ricostruiamo l’economia e poi ci preoccuperemo dei dirittì. Oggi dobbiamo mettere in campo risposte in controtendenza. Noi abbiamo persone condannate ad avere paura non avendo fatto nulla, essendo solo se stessi, per motivi religiosi, sessuali o di colore della pelle: non preoccuparsene provoca quel degrado civile a cui dobbiamo reagire. Oggi si apre dunque la fase dell’attuazione – ha concluso – non perdiamoci di vista, monitoriamo gli esiti delle progettualità anche per correggere i bandi della prossima annualità, perchè è facile con una commessa pubblica asfaltare una strada, mentre è difficile realizzare progetti che vivono nel rapporto. E non perdiamo di vista l’obiettivo: garantire livelli di convivenza civile degni di un Paese come il nostro»

«Ieri è emerso il risultato che Roma e Bologna sono le città con la più alta tassazione in Italia, allora mi sorprende che il sindaco Marino che ha al petto lo scudetto tricolore di campione italiano per imposizione fiscale invece di occuparsi di questo impieghi il suo tempo per fare polemiche con un ministro che sul matrimonio gay vuole solo fare rispettare la legge italiana». Lo ha detto il ministro dell’ Interno Angelino Alfano rispondendo ai cronisti sulle polemiche scaturite dalla sua circolare ai comuni. «Ribadisco che ho fatto applicare solo la legge italiana che non prevede che persone dello stesso sesso possano sposarsi – ha aggiunto Alfano – Dunque non è possibile che ci si sposi all’estero e si trasferiva nel registro italiano il matrimonio. Io faccio rispettare la legge italiana. Poi ci sono sindaci, come a Roma e a Bologna, che attaccano con violenza ideologica semplicemente perchè ho detto loro di fare rispettare la legge».

«Credo che questi temi non vadano spettacolarizzati e sia opportuno mettere in campo progetti di medio e lungo periodo. Penso che la Regione Lazio faccia il proprio mestiere lavorando non dentro un clichè di spettacolarizzazione ma nelle scuole giorno dopo giorno. Il sindaco di Roma Ignazio Marino fa bene a difendere le prerogative di una amministrazione comunale. Fa bene a difendere le scelte fatte. Ovviamente io personalmente penso che faccia benissimo». Lo ha detto a margine della presentazione del piano regionale antiomofobia il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, esponente di Sel, commentando la decisione del sindaco di Roma Ignazio Marino di trascrivere, sabato prossimo, alcuni matrimoni omosessuali celebrati all’estero.

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