L’ultimo saluto a Stefano e Cristian, Roma per l’addio agli ‘angeli giallorossi’

– Roma, questa volta la città e non solo la squadra, hanno salutato per l’ultima volta Stefano e Cristian De Amicis, padre e figlio morti in un incidente stradale dal ritorno dall’Olimpico dopo avere visto Roma-Bayern. Una fine tragica e inevitabile, travolti mente erano sullo scooter da un’auto che ha invaso la corsia opposta. Il funerale si è svolto oggi nella chiesa di Tor Lupara tra palloncini giallorossi, fumogeni e l’inno della Roma. Folla e commozione, tantissimi cittadini e anche una rappresentanza delle formazioni giovanili della Roma, compresi i pulcini. Sulle due bare a ricoprirle sciarpe e stendardi della Magica, fiori giallorossi e le lacrime della signora Luana, mamma e moglie. «Non vi dimenticheremo mai», è scritto su uno striscione proprio fuori la chiesa. E ancora su un manifesto Stefano e Cristian che sorridono e si abbracciano e in terra i bigliettini di un immenso tributo umano e romanista: la calligrafia di un bimbo lascia «Daje Roma daje», e ancora «la curva sud non vi dimentica».Lutto cittadino a Fonte Nuova. Tutto il quartiere partecipa al dolore per la morte di papà Stefano e del piccolo Cristian, morti in un incidente stradale di ritorno dallo stadio Olimpico, dopo la partita Roma-Bayern Monaco. Serrande dei negozi abbassati, ovunque manifesti di partecipazione al lutto: dall’associazione commercianti, dal direttivo della Pro Loco di Fonte Nuova, dal Nomentana Hospital e dai volontari della protezione civile. Appeso all’uscita della Chiesa Gesù Maestro di Fonte Nuova un lungo striscione con la scritta «Per voi» e alcune foto di Stefano e Cristian, sorridenti, felici. Passando non c’è persona che non si fermi ad accarezzare i volti, leggere i messaggi già scritti e a scriverne uno a sua volta: le maestre della scuola dell’infanzia ‘Piazza Colleverdè si «uniscono al dolore di mamma Luana», «riposa in pace PORTIERINO», scrivono gli amici del piccolo Cristian, «ora sei il mio angelo custode piccino. Vienimi a trovare nei sogni con il tuo papà. Zia». «È bello per noi pensare a Cristian e Stefano come due angeli che ora vivono in paradiso – ha detto il parroco durante l’omelia – Ci sarà speranza se da questa morte impareremo a vivere bene, essendo cittadini più responsabili, anche quando usiamo mezzi di trasporto. Sollo allora sapremo che queste morti non sono state vane, ma avranno avuto un senso. L’altra grande speranza – ha concluso – è che un giorno ci ritroveremo tutti in paradiso e mamma Luana potrà riabbracciare il piccolo Cristian e il suo sposo Stefano».