Maltempo, critiche per l'eccesso di prevenzione. Codacons: "Spesi 5 milioni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Maltempo, Campidoglio: “Allarme eccessivo? Preveniamo”. Cittadini scatenati sui social

A meno di un mese dalla drammatica alluvione di Genova, dopo le recentissime immagini di Carrara sott’acqua al Campidoglio hanno preferito «giocare d’anticipo». E di fronte ad un allerta meteo da codice rosso ha puntato sulla prevenzione con una serie di misure per minimizzare i rischi. Un’emergenza sovrastimata? Il vicesindaco Luigi Nieri non ha dubbi: «Il fatto che la città abbia affrontato l’emergenza in modo così coordinato tra i livelli locale e nazionale segnala che c’è un altro passo. Possiamo dire che quest’anno e mezzo si è fatto più di quanto è stato fatto negli ultimi cinque anni. Noi alle polemiche preferiamo il lavoro». Poi, probabilmente ieri sera quando il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha consigliato di uscire solo in caso di lavoro e di necessità e il sindaco Ignazio Marino ha esortato a limitare gli spostamenti in auto si temeva una situazione peggiore di quella registrata oggi. Ma rimpianti non ce ne sono, nemmeno per la chiusura delle scuole. Il primo a rivendicare la misura, «indispensabile», è il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che parla di una tenuta «eccezionale» della città e ringrazia tutte le forze in campo per il contributo. «Averle chiuse è stato un intervento opportuno perché il picco maggiore l’abbiamo avuto proprio negli orari di ingresso a scuola – sostiene anche l’assessore all’Ambiente Estella Marino -. Soprattutto avere meno traffico sulle strade ha permesso ai nostri mezzi come a quelli dei vigili del fuoco e dei vigili urbani, di muoversi molto più velocemente nelle zone dove erano necessari interventi». L’ondata di maltempo a Roma, che solo dalla mezzanotte è stata declassata ad allerta da codice arancione, ha fatto comunque registrare parecchi disagi in città e richiesto centinaia di interventi sul campo. «Quando si è di fronte a fenomeni eccezionali le polemiche vanno lasciate da parte – ribadisce Nieri -. Noi, in un anno e mezzo, abbiamo fatto in termini di prevenzione di più di quanto è stato fatto nei cinque anni a noi precedenti. E la città ha dimostrato di saper affrontare eventi di questa natura. Noi stiamo affrontando queste ore complicate e lasciamo le polemiche a chi le ha lanciate». Anche dal Campidoglio in serata sottolineando il forte lavoro di squadra compiuto ma da qui a tirare il sospiro di sollievo ancora ce ne vuole: il codice rosso permane fino a mezzanotte. – Stazioni della metropolitana invase dall’acqua, strade allagate, passeggeri che attendono la metro nelle gallerie sotterranee con gli ombrelli aperti, chicchi di grandine giganti. È la Roma sotto il nubifragio «di portata eccezionale» raccontata dai romani. Che scelgono i social, primo su tutti twitter, e tanta ironia per raccontare uno straordinario -ma neanche tanto- giorno di pioggia. E così accanto agli hashtag «ufficiali» come #allarmemeteo, #Romameteo, #maltempo fioriscono quelli più sarcastici, #MarinoSturaIlTombino, #SottoMarino e #aspettandoildiluvio. Negli scatti e nei 140 caratteri finiscono anche le strade deserte effetto dell’appello del Prefetto fatto ieri di «uscire solo se necessario» e anche della chiusura delle scuole: «ondata di maltempo a Roma e scuole chiuse. Traffico congestionato da trenini di studenti», si legge in un tweet. Ma a farla da padrone più che l’ironia dei vari «rafting sulla Tiburtina» e «boe al posto dei semafori» sono i tanti allagamenti e disagi raccontati a volte con ironia. C’è chi posta una foto eloquentissima: utenti della metro A che alla fermata Repubblica in galleria aprono gli ombrelli per ripararsi dalle perdite del soffitto. Un altro pubblica la foto di una vera e propria piscina davanti alla Piramide Cestia «ieri restaurata, oggi allagata». E ancora l’immagine di una fermata della Metro A della zona sud letteralmente allagata con commento-citazione da Battisti «come può un tornello arginare il mare», e l’acqua piovana in effetti sfiora quasi l’altezza dei tornelli. O anche la foto di una barchetta di carta definita «la navetta sostitutiva dell’Atac». Qualcuno sugli allagamenti ci ride su e ribattezza le stazioni della metro A in versione «navy», con tanto di foto. Così Colli Albani diventa «Scogli Albani», con foto di onde, e Subaugusta rimane tale ma ad accompagnare la scritta la statua dell’Imperatore Augusto con maschera da sub. Moltissime le foto del cielo nero su Roma attorno alle 15.30 all’arrivo del nubifragio. «Arriva arriva…» scrive un utente mostrando il cielo nero sopra la sua testa, «eccola» twitta un altro. E tante anche le foto di chicchi di grandine giganti. «Siamo in mezzo alla tempesta» scrivono da Roma Nord durante la violenta grandinata. E anche qui c’è spazio per l’ironia: «chi esce e usa il gommone durante il nubifragio dovrà pagare le strisce blu».

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