Lazio, Pioli: "Non serve genio, la squadra è già motivata" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio, Pioli: “Non serve genio, la squadra è già motivata”

– Dopo i due ko consecutivi con Empoli è Juve, la Lazio vuole riprendere il cammino per l’Europa. Sedute di allenamento intense e la strigliata del patron Lotito si spera siano servite ai biancocelesti per ritrovare la rotta già nella trasferta di Verona, dove domani incontreranno il Chievo. «È stata una settimana importante, di lavoro non solo sul campo, ma anche dentro lo spogliatoio – ammette il tecnico, Stefano Pioli -. Non ci vuole un genio per motivare la squadra. La motivazione ce l’abbiamo: non siamo in classifica dove vogliamo e purtroppo veniamo da due sconfitte. Partiamo per Verona per fare i tre punti, questo è sicuro. Se c’è una squadra che deve avere più rabbia, determinazione, grinta e cattiveria agonistica, siamo noi. Non è il Chievo a venire da due sconfitte o che ha peggiorato la sua classifica, ma noi». Una spinta in più ha cercato di darla anche il patron Lotito. «Il suo intervento è sempre molto importante, lui è una persona molto occupata ma ci fa sentire sempre il suo supporto – rileva Pioli -. Quando è venuto non era contento, è venuto per stimolarci e dare sostegno». Il resto l’ha fatto l’allenatore che, con i suoi, ha visionato i video delle due sconfitte. «È evidente che siamo mancati in qualcosa – spiega l’emiliano -: in attenzione e determinazione a Empoli, in lucidità soprattutto nella partita con la Juve. La nostra generosità e le qualità dell’avversario ci hanno impedito di riprendere il nostro cammino. Le sconfitte fanno male, ma possono anche essere molto utili se si capisce il perchè sono arrivate e quali sono state le situazioni che ci hanno penalizzato». Compresi i tanti errori difensivi che hanno portato a 16 le reti subite dai biancocelesti in questa stagione. «La fase difensiva comincia davanti e la fase offensiva inizia da dietro – puntualizza il tecnico -. Non è mai un discorso del singolo. Su 16 gol subiti, sicuramente troppi e stiamo lavorando per migliorare questo dato, 12 sono arrivati con tutta la squadra schierata sotto la metà campo. Significa che c’è compattezza ma non abbastanza organizzazione e determinazione. Ma per mentalità siamo una squadra portata a ragionare per fare un gol più degli avversari». Domani probabilmente si affiderà a Radu, difensore centrale, in coppia con De Vrij; a Gonzalez, a centrocampo, per sostituire lo squalificato Lulic e a Mauri, in un attacco completato da Candreva e Djordjevic. «Vogliamo cambiare il nostro futuro – assicura -. Domani vogliamo tornare ad essere la squadra che vogliamo essere. Il Chievo è un avversario molto attento che ha trovato una maggior compattezza con Maran Proveranno a metterci in difficoltà». Per pensare al mercato c’è tempo: «Ci sono ancora 4 partite. Pensiamo a provare a raccogliere il massimo, poi si faranno le valutazioni». Prima c’è da battere il Chievo.

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