Mafia capitale, Renzi: "Dopo queste schifezze Roma riparta, la città è sana" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Mafia capitale, Renzi: “Dopo queste schifezze Roma riparta, la città è sana”

– Arriva la settimana della ‘Giunta della legalita« promessa da Ignazio Marino e degli ultimi arrestati dell’inchiesta ‘Mondo di Mezzò davanti al Tribunale del Riesame. Preceduta dallo sprone di Matteo Renzi. »Roma non è la mafia e non va lasciata a chi ruba. Deve ripartire«, dice il premier, che poi parla di »schifezze pazzesche, perchè si ruba sui più deboli«. E al sindaco e ai suoi dice in romanesco: »Ahò, dateve ‘na mossa, non state fermi là«. »Erano le stesse parole di un sms, che conservo con gratitudine, che Matteo mi mandò la sera delle elezioni – commenta Marino -. Mi disse ‘riposa quest’ultima notte che poi ti dovrai occupare di Romà. Quello è l’impegno che presi allora e penso sia l’impegno che dobbiamo rinnovare anche oggi«. »Roma è sana«, dice il sindaco. Martedì il sindaco presenterà la nuova squadra dopo il sisma di Mafia Capitale, contando sul Consiglio superiore della magistratura di domani per il via libera al giudice Alfonso Sabella, scelto come assessore alla Legalità. »La Giunta avrà alcune novità – dice Marino – ma sarà una Giunta che, come abbiamo sempre voluto in quest’anno e mezzo, pensa che il lavoro di amministrare Roma sia un grande onore e un grande onere«. Intanto oggi il sindaco è andato a pranzo a casa di una famiglia di Tor Sapienza, il quartiere dove una rivolta dei cittadini contro un centro per minori immigrati fece vacillare la sua amministrazione. Una vicenda poi riletta anche alla luce dell’inchiesta su Mafia Capitale, tra sospetti e dissidi tra cooperative sociali. Marino ha promesso altri interventi contro il degrado. Sempre martedì si presenterà davanti ai magistrati del Riesame Franco Panzironi, ex amministratore delegato della municipalizzata romana rifiuti e ambiente Ama, in carcere per associazione mafiosa e altri reati. Secondo le intercettazioni – in cui lo chiamano ‘il panzà – prendeva dall’organizzazione 15 mila euro al mese. È stata immortalato in delle foto con Salvatore Buzzi – presunto braccio destro di Massimo Carminati -, che secondo gli investigatori gli consegna una tangente. Panzironi, un tempo uomo di fiducia del sindaco Gianni Alemanno, punta con i suoi legali a far cadere l’aggravante mafiosa del 416 bis, oltre che alla libertà. La sua segretaria Patrizia Caracuzzi è stata scarcerata venerdì. L’avvocato Pasquale Bartolo nel ricorso presentato sottolinea che il manager non ha avuto alcun contatto con Carminati, presunto capo di Mafia Capitale. Aveva invece rapporti professionali con Buzzi. Tra gli altri ricorsi il Riesame valuterà quelli di Sandro Coltellacci, stretto collaboratore e socio di Buzzi, e di Rossana Calistri, già componente della Commissione aggiudicatrice degli appalti sul verde pubblico. Finora il Riesame ha confermato il carcere e l’aggravante mafiosa per quasi tutti gli arrestati, in particolare per Carminati e Buzzi, con l’eccezione importante dell’ex amministratore delegato di Eur Spa Riccardo Mancini, che è stato scarcerato. Dalle motivazioni del provvedimento si saprà se nei suoi confronti è caduto il 416 bis, annullato per Giovanni Fiscon, ex direttore generale di Ama, passato ai domiciliari.

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