Salario accessorio, Cgil e Cisl chiedono di riaprire la trattativa | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio, Cgil e Cisl chiedono di riaprire la trattativa

«Nonostante le nostre numerose richieste e i richiami da parte dei Presidenti dei Municipi, ad oggi non c’è riscontro alcuno sulla ripresa del confronto sull’integrativo del personale comunale, ribadiamo la necessità della ripresa della trattativa rispetto alla quale è ormai di dominio pubblico la nostra disponibilità. Tra meno di 48 ore si concretizzeranno gravissimi danni alle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori comunali, pesantissime incidenze sul precariato e ineluttabile caos organizzativo a danno dei cittadini romani». Lo dichiara il Segretario Generale CISL FP Roma e Lazio Roberto Chierchia dopo la decisione del Comune di proseguire sulla strada del nuovo salario accessorio per i dipendenti capitolini. «L’atto unilaterale dell’Amministrazione, inutile nell’ottica del miglioramento dei servizi, scarica i tagli esclusivamente sul personale e sui cittadini. Emblematico, in tal senso, quanto disposto nei confronti della scuola e della polizia locale. Noi siamo disponibili a trattare ad oltranza – conclude il Segretario – così come siamo disponibili a giungere ad un’intesa in linea con il lavoro fin qui prodotto e di cui l’Amministrazione non vuole tenere conto. Si ribadisce, pertanto, che in mancanza di ritiro dell’atto unilaterale dell’Amministrazione e di un’immediata convocazione per la ripresa della trattativa, porremo in essere tutte le iniziative utili a tutela del personale anche di carattere legale». – «Abbiamo letto dichiarazioni stampa di disponibilità al dialogo, di slittamenti e applicazioni progressive del nuovo contratto integrativo, di modalità di attuazione diverse dal testo dell’atto unilaterale deliberato dalla Giunta Capitolina il 1 agosto, ma, ad oggi, non abbiamo ricevuto convocazioni per la riapertura del tavolo, nè da parte del Vice Sindaco Nieri, nè dall’assessore alla scuola Masini». Lo dichiara in una nota il segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio Natale di Cola. «Quanto riportato dai giornali sulla riunione con in Presidenti dei Municipi risulta anche contraddittorio, da chi afferma la piena intesa per l’applicazione da subito dell’atto unilaterale a chi, come Catarci, parla di applicazione del riordino del settore educativo scolastico a partire da settembre 2015. La confusione non aiuta. C’è bisogno di chiarezza. L’amministrazione convochi subito il tavolo delle trattative sindacale per continuare il confronto, trovare soluzioni ai problemi e superare gli errori dell’atto unilaterale. Solo così si potrà dare certezza ai salari dei lavoratori e ai servizi per i cittadini», prosegue. «I messaggi lanciati via stampa non sono credibili se non tradotti in azioni concrete, in assenza delle quali l’unica risposta sindacale sarà la mobilitazione», conclude.

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