Casa, i movimenti occupano gli uffici di via Petroselli: "Vietato negare luce, acqua e gas" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Casa, movimenti occupano gli uffici di via Petroselli: “Vietato negare luce, acqua e gas”. In prefettura per lo stop sfratti

“I movimenti per il diritto all’abitare hanno occupato gli uffici dell’Anagrafe di via Luigi Petroselli, per protesta contro l’articolo 5 del Piano Casa. Alle 14 è prevista una conferenza stampa”, spiegano i Blocchi precari metropolitani (Bpm).
“Centinaia di persone – dichiarano in una nota – stanno occupando gli uffici dell’Anagrafe centrale del Comune di Roma contro l’articolo 5 che nega la residenza e gli allacci di acqua, luce e gas a chi occupa una casa per necessità. Il decreto n. 47 del 28 marzo 2014, convertito in legge nel mese di maggio successivo, dispone infatti il divieto al rilascio della residenza a tutti coloro non in possesso di un regolare contratto d’affitto. Con un’ordinanza del prefetto, dal 1 settembre i municipi hanno proceduto al ‘congelamento’ delle residenze concesse precedentemente e a consegnare dinieghi di fronte alle nuove richieste. Una situazione anomala sul piano giuridico quanto pericolosa su quello sociale, visto che la residenza è legata all’esercizio di diritti primari come la salute e l’istruzione”.
Da mesi, spiegano, “i movimenti in tutta Italia stanno portando avanti la battaglia contro una legge con un impianto tutto volto a sostenere le speculazioni e gli affaristi del mattone, attaccando chi non può garantirsi una casa nel libero mercato e si batte per politiche abitative pubbliche. Ora è arrivato il momento di rilanciare la lotta contro questa legge discriminatoria, e definita dai più una barbarie, e di costringere il governo a cancellare l’art 5 – fanno sapere – L’occupazione degli uffici dell’Anagrafe di via Petroselli andrà avanti ad oltranza: chi si batte a testa alta con dignità contro le prepotenze di un sistema che sfrutta i più deboli non può più aspettare”.

«La sospensione degli sfratti per due mesi allo scopo di consentire al Parlamento di approvare un emendamento di proroga degli sfratti per finita locazione per le famiglie in disagio abitativo e in estrema gravità». Questa la richiesta dell’Unione inquilini contenuta nella lettera che una delegazione ha appena consegnato in Prefettura. «Chiediamo che venga ripresentata la sospensione degli sfratti – ha spiegato il segretario dell’Unione Inquilini Roma e Lazio, Guido Lanciano – limitata a categorie con particolari problematiche come anziani, portatori di handicap gravi, minori, malati terminali, e quindi non una richiesta generalizzata. Il ministro Lupi capisca che la nostra non è una richiesta generalizzata ma si tratta di casi particolarissimi in cui l’esigenza di restare in quella casa è assoluta e per questo chiediamo al prefetto Giuseppe Pecoraro di intervenire su questo». Nella lettera si rivolge un appello al Prefetto «affinchè si valuti la necessità di una disposizione tempornea, almeno fino alla data di conversione in legge del decreto, al fine di non concedere la forza pubblica per l’esecuzione di sfratti in cui sono coinvolti soggetti in possesso dei requisiti di cui alla legge 9 del 2007. Ciò anche al fine di evitare pericolose tensioni sociali che mettano ulteriormente a rischio la coesione delle città». A sostegno dell’iniziativa il capogruppo capitolino Sel, Gianluca Peciola.

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