Teatro Manzoni a rischio: una bolletta pazza da 95mila euro mette in pericolo la programmazione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Teatro Manzoni a rischio: una bolletta pazza da 95mila euro mette in pericolo la programmazione

Una bolletta ‘pazzà della luce da 95mila euro. E il Teatro Manzoni, nel quartiere Prati a Roma, a rischio chiusura. Non è una farsa ma una triste realtà che rischia di far chiudere l’ennesimo luogo di cultura a Roma. Per lo storico palcoscenico, attivo nella Capitale dal 1985 e ad oggi con circa 6.700 abbonati, c’è il pericolo di una sospensione della programmazione, causa distacco elettrico, in caso di mancato pagamento della bolletta Acea: un conguaglio di 95.082 euro per il periodo che va dal dicembre 2009 ad oggi. «Abbiamo sempre regolarmente pagato bollette di 10-12 mila euro l’anno, in linea con i costi di altri teatri simili – spiega il direttore artistico Pietro Longhi – Abbiamo cercato in tutti i modi di avere delucidazioni dall’Acea, abbiamo fatto file di ore negli uffici a Ostiense, ma nessuno risponde. Nessuno sembra essere in grado di dare una spiegazione su come sia possibile che i consumi siano passati da 50.000kw l’anno a 150.000kw». «Se la situazione non dovesse venire chiarita – aggiunge – il teatro rischia di dover sospendere l’attività. Un teatro che è sempre stato in regola con tutti i suoi adempimenti fiscali e contributivi. Io gestisco anche il Teatro Roma e Teatro Italia e non ci sono stati aumenti di nessun tipo ma sono in linea con quanto pagato sempre. Gli apparecchi, le luci sono sempre quelli. L’unica cosa che è cambiata in questi anni al Teatro Manzoni è stato il contatore». «Improvvisamente ci è arrivata questa bolletta, un conguaglio che vede triplicare i consumi – commenta Carlo Alighiero, fondatore del Teatro Manzoni – Da cosa deriva quest’aumento? Non si sa perchè Acea non ha dato risposte. Giorni fa è passato un tecnico per staccare la luce ma ci siamo opposti. A questo punto abbiamo messo le cose in mano ad un avvocato. È un’assurdità. Ammesso poi che ci sia stato un errore da parte loro di lettura o che il vecchio contatore fosse sballato non è un modo di trattare civile». «Se tolgono la luce il Teatro chiude – continua Alighiero – È un sistema incivile non dare spiegazioni. Assurdo non dare l’opportunità di capire quello che è successo. Abbiamo degli incassi molto limitati e non riusciamo a pagare la bolletta. Ma siamo disposti ad una rateizzazione se ci dimostrano che è stata colpa nostra».

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