Casa, i movimenti occupano l'assessorato di via Manzoni: "Nulla è cambiato dopo Mafia capitale" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Casa, i movimenti occupano l’assessorato di via Manzoni: “Nulla è cambiato dopo Mafia capitale”

– «Occupato assessorato politiche sociali e casa viale Manzoni. Ancora una volta assistiamo sgomenti alle scelte politiche del Governo Marino che continua a promuovere una politica fatta di slogan e povera di fatti, soprattutto nei confronti degli ultimi, dei precari, degli sfrattati e di chi non ha casa. Ancora una volta, dopo i fatti di Mafia Capitale nulla è cambiato e come sempre la volontà cieca di ripristinare la ‘legalità’ si traduce nell’azzeramentodei diritti dei cittadini, mentre i privilegi dei grandi poteri rimangono invariati. La vicenda dei residence, i cosiddetti C.a.a.t.sul loro costo esorbitante è una vicenda nota a molti da tempo, com’è noto da tempo che noi abitanti dei residence, che noi operatori sociali di portineria dei centri, che noi movimento per il diritto all’ abitare, abbiamo sempre denunciato come uno spreco di denaro da risolvere e da trasformare in accesso alla casa. Sicuramente il neo assessorato al sociale e casa ha capito sin da subito che l’esperienza dei Caat andava risolta, quello che molto probabilmente non ha compreso è che i residence vanno certamente chiusi ma i cittadini che vi abitano non possono essere eliminati, azzerati e trasferiti in posti lontani e inaccessibili con i mezzi pubblici, che gli operatori che ci lavorano, non possono perdere il lavoro con un preavviso di 24 ore». Così in una nota la Portineria Sociale Caat Pietralata – Lavoratrici e lavoratori Coop Stand Up e ACTion Diritti in Movimento. «Purtroppo tutto ciò sta accadendo oggi, per il Centro di Assistenza Alloggiativa Temporanea di Pietralata. Un residence creato tempo fa per una permanenza breve e che invece è esistito per sette anni con le stesse famiglie, in attesa di assegnazione di una casa popolare. Oggi, queste famiglie, anche grazie alla solerte efficienza del Direttore di Dipartimento Ciminelli, devono fare valigie e pacchi e sloggiare dal Caat verso una destinazione sconosciuta! Il solerte Direttore ci è venuto personalmente al centro, ieri l’altro, a proclamare il diktat: ‘accetti, entro 24 ore l’ oscura destinazione o ti revoco l’ assistenza e la futura casa popolarè – si legge nel comunicato – Così, 37 nuclei familiari oggi devono sloggiare perché non hanno alternativa e nel farlo hanno anche dovuto dire ai loro figli che la scuola per quest’anno termina in anticipo, perché è impossibile a marzo chiedere un trasferimento scolastico, perché è impossibile raggiungere le scuole di Pietralata quando si andrà a vivere a 40-50 Km di distanza. Altri nuclei invece che sono portatori d’ handicap, malati chemioterapici,non sanno proprio come fare, se non avranno l’ assistenza domiciliare. Inoltre il solerte direttore sta anche applicando revoche di assegnazione dall’emergenza abitativa assolutamente vessatorie! È proprio strana questa città, ci sono persone da stipendi d’ oro che vivono in case popolari per pochi euro perché esiste una legge regionale che glielo consente e persone povere, senza lavoro o precari a cui si fa pagare tutti i salati prezzi non solo di una cattiva gestione ma anche di una politica cieca e soprattutto ignorante. Questo è il modo di ricostruire welfare e diritti in città? Azzerando i diritti di tutti e obbedendo solo ai numeri, alle cifre, ai costi da contenere?? Se era solo questo il cambiamento, la svolta di Marino, potevate dircelo subito… bastava un Ragioniere! I Residence privati vanno chiusi e superati per evitare lo sperpero dei soldi pubblici ma questo non può e non deve avvenire sulla pelle dei cittadini e né può annullare il diritto all’abitare».

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