Pd, "Il congresso non si può fare": il commissario Orfini gela il partito | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Pd, “Il congresso non si può fare”: il commissario Orfini gela il partito

– «Il congresso non si può fare ora. Non servirebbe a nulla». È schietto il commissario Matteo Orfini che parla ai dem di Roma nella prima assemblea degli iscritti dopo lo tsunami ‘Mafia Capitalè. Spera che il suo lavoro «finisca il prima possibile», entro il 2015, dice il presidente dei democratici. Ma sottolinea anche che «non dipende da lui ma dalla disponibilità del partito di cambiare pagina». E annuncia: «Aumenteremo la quota tessere degli iscritti» in nome della trasparenza e per evitare, quindi, il fenomeno dei «pacchetti delle tessere». «Quanto sta emergendo con l’inchiesta Mafia Capitale non avrebbe dovuto sorprenderci – esordisce Orfini – Era tutto nelle pagine della cronaca nera. Ma noi leggevamo solo le pagine di politica, i retroscena. Mafia Capitale ha squarciato il velo della nostra disattenzione». Il Partito democratico, evidenzia il commissario inviato a Roma dal premier Renzi, sarà sempre al fianco della Procura perchè «quest’inchiesta servirà a pulire questa città». Ed aggiunge: «Se c’è Mafia Capitale il Pd deve essere il partito anti-Mafia Capitale». Poi torna ad affrontare il tema tesseramento e avanza la sua proposta: «Aumenteremo la quota tessere degli iscritti – annuncia Orfini – che dovrà essere pari ad almeno un giorno di stipendio, quindi il salario di un mese diviso 30. Perchè altrimenti si favoriscono i pacchetti di tessere». E dalla sala si alza del brusio e la platea rumoreggia. A quel punto Orfini, vedendo la reazione dei dem alla novità, commenta: «Vedo che quando si va sui soldi ci si scalda. E non è un bel segnale». «Io non faccio il commissario per finta – precisa poi Orfini nel suo intervento – Qualcuno mi chiede quanto dura il commissariamento. Non dipende da me ma dalla disponibilità di cambiare pagina da parte di tutto il partito di Roma. Spero duri il meno possibile e che si concluda entro la fine di quest’anno». «Qualcuno mi dice facciamo il congresso il prima possibile – continua – ma io non sono venuto qui per giocare tre mesi e rifare subito il congresso cosicchè poi riprenda tutto come era prima. Il congresso non si può fare ora perchè lo faremmo tra di noi, e non saremmo abbastanza: abbiamo bisogno di energie nuove e diverse».

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